Felipe Melo: «Io sono interista, possiamo vincere contro la Juve»
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Felipe Melo: «Io sono interista, possiamo vincere contro la Juve»

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L’ex bianconero e nerazzurro Felipe Melo ha parlato della sfida tra Inter e Juventus di sabato sera

Felipe Melo torna a parlare della Juventus, e lo fa in relazione alla sfida di sabato con l’Inter. L’ex centrocampista bianconero e nerazzurro ha parlato della sfida ai microfoni di Fcinter1908. Queste le sue parole.

INTER JUVE «Da quando sono andato via da Torino mi dicono sempre che parlo male della Juventus, ma non è così. Ho sempre avuto grandissimo rispetto nei confronti della società per quello che ha fatto per me, ma sono tifoso interista de ben prima che arrivassi in Italia e lo sanno tutti. La partita di sabato sera sarà molto importante ovviamente per l’Inter perché può darle una grande spinta verso la Champions League, ma sarà un po’ diversa dalle altre perché la Juventus non ha la stessa pressione dei nerazzurri, avendo vinto già il campionato. Lo stadio sarà pieno, i tifosi di casa urleranno per tutto il tempo. L’Inter ha le carte per vincere e deve farlo perché con un passo falso si avvicinerebbero tutte le inseguitrici. Sono ottimista: possiamo farcela».

ICARDI E DYBALA «So che si parla tanto di lui e di sua moglie, per me è sempre stato un bravissimo ragazzo e un grande giocatore. Ha un cuore grande, oltre ad essere quello che in campo segna. Lo scambio con Dybala? È un altro grande giocatore, ma è diverso da Icardi e non credo riuscirebbe fare all’Inter quello che fa Mauro. Io prenderei Lukaku».

MAROTTA«Se è l’uomo giusto? Sì. Ha cambiato la Juventus insieme a Paratici, un marziano come lui. Si tratta di una persona seria, preparata ed intelligente. Speriamo che l’Inter possa andare di nuovo in Champions».

STAGIONE JUVENTUS«Una situazione simile a quella successa qui in Brasile a me. Abbiamo vinto lo scudetto, ma siamo usciti anticipatamente dalla Libertadores e siamo stati criticati. Metterei la firma a vincere otto scudetti di fila, sembra una passeggiata ma non è così. È tanta roba. Va comunque detto che quanto accaduto è la dimostrazione che il singolo giocatore può decidere magari una partita, ma non una competizione. Per quanto sia forte Cristiano Ronaldo, che comunque reputo un gradino più in basso di Messi, da solo non poteva fare di più. Alla Juventus evidentemente manca qualcosa per essere al livello delle big d’Europa».

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