Vigna a Vigna. Intervista a Bruno Vespa giornalista e produttore di vino

Vigna a Vigna. Intervista a Bruno Vespa, giornalista e produttore di vino

David M. Benett/Getty Images

Bruno Vespa, giornalista televisivo e produttore di vino in Puglia, ci ha raccontato la storia della sua passione. Tra etichette pluripremiate, incontri speciali e debutti a Buckingham Palace 

«Luigi Veronelli mi ha insegnato soprattutto l’attenzione al territorio, da lui ho imparato il valore del “cru”, cioè il posto esatto in cui cresce una vigna. Scrivendo di vino per 40 anni, ho conosciuto tutti i maggiori vignaioli italiani. Ricordo quando, nel 1986, fui invitato ad Asti per moderare il drammatico dibattito sulla crisi del vino italiano, dopo lo scandalo del metanolo; telefonai a Giacomo Bologna, grande vignaiolo dell’astigiano, di cui ero diventato cliente proprio grazie a Veronelli. Venne a prendermi all’arrivo del vagone letto, alle 7.30 del mattino, e pochi minuti dopo facevamo colazione con formaggio, prosciutto e Barbera nella sua meravigliosa cantina».

Hai dedicato un vino ai tuoi figli, uno al cane di casa, uno a te (il meno costoso) e perfino un rosato a due eccellenti tenniste. Ultimo nato della casa è il Donna Augusta, dedicato a tua moglie: è un grande bianco da invecchiamento, ma lei beve solo vini rossi. Come l’ha presa?

«Bene, perché ha chiesto e ottenuto un grande vino bianco che per fascino e struttura non le fa rimpiangere i grandi vini rossi. Nelle degustazioni cieche nessuno prende il Donna Augusta per un vino pugliese, scambiandolo il più delle volte per un ottimo francese».

Nella masseria che ospita l’azienda vinicola avete di recente aperto anche un ristorante. Tu cucini? Chi è il cuoco più appassionato in famiglia?

«Io, al massimo, riesco con qualche fatica a cuocere un uovo al tegamino. Mia moglie, quando vuole, cucina benissimo».

Potresti suggerire ai nostri lettori un abbinamento per te perfetto con ciascuno dei tuoi vini?

Gli abbinamenti sono diventati molto soggettivi, per cui non è più scontato che con il pesce vada il bianco e con la carne vada il rosso. Il nostro spumante metodo classico Brut Rosé Noitre può essere un’eccellente apertura, ma può accompagnare anche un pasto intero. Il Bianco dei Vespa è un Fiano freschissimo e allegro, ottimo compagno per i piatti estivi. Donna Augusta si abbina sia a piatti di pesce impegnativi sia a carni bianche. C’è poi la gamma dei Primitivi: il Bruno, il Rosso dei Vespa e il Raccontami, che da 7 anni prende i Tre Bicchieri della guida del Gambero Rosso. Sono perlopiù ottimi per certi primi e per i piatti di carne; ma più d’uno sta bene anche con il pesce. Helena è un Nero di Troia in purezza e a suo tempo ebbe il suo battesimo durante un pranzo ufficiale con il principe Carlo a Buckingham Palace: è un grande vino internazionale, abbinabile con qualunque piatto di carne. Anche Terregiunte, il rosso fatto con Masi, è un vino internazionale, da abbinare a piatti impegnativi. Infine c’è Zoe, un delizioso Passito di Fiano, ottimo con le crostate e con dolci non particolarmente carichi».