A Varone dal 1463 si rinnova il gusto di «Polenta e mortadella»

di Elena Piva

Il meteo non esaltante non ha fermato ieri la tradizionale sagra di «Polenta e Mortadella» che dal 1463, come attesta un’antica pergamena redatta dal parroco di allora, offre un pranzo gratuito nel cuore di Varone.

Il pranzo delle 14 al parco del Pernone si è tenuto ieri, preceduto come avviene ormai da molte edizioni da «Quattro passi in attesa della polenta e mortadella», una camminata in compagnia suddivisa in due diversi percorsi. Con partenza dalle 9 alle 10, gli iscritti hanno potuto percorrere l’itinerario pianeggiante di 8,5 chilometri, snodato lungo le piste ciclabili della zona. Coloro che hanno scelto questo tragitto si sono incamminati dal Pernone lungo la ciclabile del torrente fino al parco Miralago, per raggiungere il porto San Nicolò. Risalendo da via Longa, i gruppi in marcia hanno raggiunto la chiesa di S. Pietro e Paolo, girando in via Filanda verso l’incrocio con via Rovigo e, ripresa la Provinciale, sono tornati sulla ciclabile iniziale. Il secondo cammino, lungo 7 chilometri con un dislivello di 200 metri è cominciato dal Pernone e proseguito verso l’olivaia di Roncaglie. Raggiunto il tornante di Dom, i partecipanti si sono diretti verso località Foci prendendo poi il sentiero per Santa Maddalena. Da qui, la strada di montagna con meta il Bastione. Scesi in città, i gruppi sono avanzati per via Ardaro, via Marone e via Chiesa Vecchia tornando così nel centro di Varone. Anche i cittadini disabili si sono cimentati in una passeggiata mattutina lunga due chilometri.

Ad aggiudicarsi il «Trofeo Gino Marchi» è stato il gruppo di 190 partecipanti capitanato dalla sorella di Gino. Secondo posto per i 110 componenti del gruppo «Comitato Culturale Cologna Gavazzo Foci» e terzo posto per il «Gruppo Sat».

«Anche quest’anno - sottolinea Gianni Zanolli del “Gruppo iniziative Proloco Varone” - in molti hanno scelto la camminata: 1.400 partecipanti nonostante la giornata di foschia. Il sole avrebbe portato i 1.800 dello scorso anno».

I discorsi d’apertura dell’assessore rivano Alessio Zanoni e del parroco di Varone Franco Pavesi hanno dato il via alla scorpacciata nostrana. Gli organizzatori del Comitato - in collaborazione con l’oratorio «VIA», la società sportiva Benacense, la Proloco, il Gruppo Missionari - hanno servito 2.900 pasti terminando gli ultimi alle 17.30. Sono andati dunque a ruba i 310 chili di mortadella e 150 di polenta, tra le note del Corpo Bandistico «Pras Band» di Praso che ha allietato la giornata.

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