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«Conversation without words», performance di quattro ore

Prosegue giovedì 26 luglio la seconda giornata di Supercontinent 2 a Centrale Fies

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Tiago Rodrigues ByHeart - ©Magda Bizarro.
 
Prosegue Supercontinent 2 - la 38esima edizione del festival delle arti contemporanee Drodesera - quest'anno incentrata sulle pratiche artistiche performative che mettono in discussione il paesaggio e le sue complessità e le esperienze legate alle migrazioni, al nomadismo e al viaggio.
La prima serata di festival, mercoledì 25 luglio, ha visto in scena la prima nazionale di Germinal di Halory Goerger + Antoine Defoort / L’Amicale, uno spettacolo (in replica il 26) in cui i protagonisti costruiscono in scena un vero e proprio ecosistema e ricostruiscono sperimentalmente la storia delle scienze, delle tecnologie e delle strutture sociali del mondo.
 
Come ogni sera si ripete alle 19.00 nelle Marocche di Dro la performance Conversation without words della durata di circa 4 ore, di Building Conversation.
Importante la proposta della giovane danza contemporanea italiana in programma: il 25 luglio con i coreografi e danzatori Marco D'Agostin con Avalanche in Sala Comando e Jacopo Jenna (in replica anche il 26 luglio alle 19.00 in Mezzelune) con l'opera in prima nazionale If, If, If, Then, in cui i danzatori - come contenitori postmoderni – lavorano sulle forme della street dance e della danza contemporanea spostandosi da un codice all'altro.
Si è chiusa la prima serata di Supercontinent 2 con la performance «Cosmesi fa un disco Cosmesi fa un live» del collettivo Cosmesi, che ha creato un lavoro mimetico sul mondo della musica, primo appuntamento con la Club session del festival.
 

 
La seconda serata di festival, giovedì 26 luglio, si apre alle 17.30 presso Le Terme del parco di Centrale Fies con il Talkin' About di Ugo Morelli, che discute l'idea di paesaggio come punto di connessione tra mondo interno ed esterno. Alle 20 va in scena in Sala Comando il lavoro By Heart dell'attore, drammaturgo e direttore del Teatro Nacional do Maria II di Lisbona Tiago Rodrigues, in replica venerdì 27, che lavora con un gruppo di spettatori a cui insegna un sonetto di Shakespeare, mentre racconta alcune storie della nonna e dei protagonisti dei suoi libri preferiti, a ribadire l'importanza e il peso della poesia e della parola nella memoria.
Chiude la serata la performance in Forgia del musicista e performer francese Gérald Kurdian, che propone in prima nazionale Trk_x (pronuncia Tarek_ex), un concerto che mescola i generi experimental pop, lo-fi techno e soundscapes dark ambient.
 
Ancora visitabile in Galleria Trasformatori dal 25 al 28 luglio, dalle 19 alle 24, la mostra antologica Giovanni Morbin a cura di Denis Isaia. A completare la programmazione, ogni sera èin programmazione la Film session, che presenta una selezione di video e film che attraversano le tematiche del festival: dopo Kristina Norman che ha aperto il 25 luglio con il video Bring Back My Firegods, si continua il 26 con il film di Werner Herzog Apocalisse nel deserto (Lektionen in Finsternis): un poema epico in bilico tra documentario e fantascienza ambientato nei campi petroliferi in fiamme della Guerra del Golfo in Kuwait (1990-1991).

A questo link il programma on line del festival.


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