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«Non c'è più religione» (Riforma protestante, Concilio di Trento)

Una lezione/spettacolo del «Teatro d'Acqua Dolce» su testo di Mauro Nicolodi per la regia di Gabriele Penner

In occasione del cinquecentesimo anniversario della Riforma Protestante (1517 - 2017) il Teatro d'Acqua Dolce, realtà lombarda molto attiva anche in Trentino, ha messo in scena una lezione/spettacolo che sarà proposta al pubblico lunedì 6 novembre a Rovereto e mercoledì 8 novembre a Trento.
I contenuti dello spettacolo, che è stato realizzato con il contributo straordinario della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Attività Culturali, sono stati illustrati oggi a Trento nell’ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa dall’autore del testo, il professor Mauro Nicolodi, e dal regista, Gabriele Penner.
È intervenuto all’incontro con i giornalisti Tommaso Bonazza del Centro Ecumenismo e Dialogo interreligioso delle Diocesi di Trento.
 
La ricorrenza del cinquecentesimo anniversario della Riforma Protestante è occasione di riflessione sul forte cambiamento culturale, religioso e antropologico che muove tutta l'Europa a partire dal Cinquecento, ma la lezione non si ferma al contrasto tra Lutero e la Chiesa di Roma, affronta l'evento, particolarmente significativo per il Trentino, del Concilio e apre una significativa finestra sulle guerre di religione, argomento che è di profonda attualità.
L'Europa cristiana si spacca nella sua unitarietà, si colora di idee nuove e di aspri contrasti, in nome della religione si combattono battaglie personali (la Chiesa Anglicana e il diritto al divorzio), si sviluppano forme di pensiero (Luteranesimo e Calvinismo) si affrontano contrasti politici (i Principi contro l'Imperatore) e lotte per il potere (Cattolici e Ugonotti per il trono di Francia). Le differenze religiose diventano occasione e giustificazione per azioni che di religioso hanno ben poco.
 
Lo spettacolo rientra all'interno di un progetto di teatro storico-scolastico, Sins-Lascuolainscena, nato qualche anno fa dalla collaborazione tra il professor Mauro Nicolodi e l'attore e regista Gabriele Penner (già attivo con il GAD «Città di Trento»).
Le scuole trentine hanno già conosciuto, a partire dal 2014, questa felice contaminazione con «Brutta Peste!», un'altra lezione spettacolo che porta gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado in un viaggio nel tempo tra invasioni barbariche, contratto feudale, ripresa economica, età comunale, fine alla peste del 1348 e alla questione ebraica.
Così come in «Brutta peste» anche in questo lavoro viene utilizzata la metodologia della didattica ludica.
La Storia viene affrontata attraverso le cosiddette storie minori: personaggi apparentemente di poca importanza, divertenti e accattivanti, vivono il proprio tempo e i grandi avvenimenti che lo caratterizzano in modo quotidiano e concreto.
Essi partecipano alla Storia con un punto di vista personale, quello che maggiormente si avvicina al nostro, alla gente comune, e con leggerezza fanno sorridere e imparare.
 
Dilettando educa. I ragazzi, primi destinatari di questi lavori, hanno pochissime date da ricordare che attraverso le ripetizioni sceniche si fissano da sé, e molti episodi indicatori che rendono visibile e tangibile la Storia, vengono coinvolti in una lezione animata in cui la Storia dei libri di testo diventa un'esperienza in tre dimensioni con i personaggi che prendono forma e vita e accompagnano in cui il divertimento e la piacevolezza vanno di pari passo con il rigore scientifico e la puntualità storica.
In NON C'È PIÙ RELIGIONE un personaggio, bambina prima, donna poi, attraversa tutto il Cinquecento: da testimone curiosa dell'affissione delle 95 tesi sulla porta della cattedrale di Wittemberg, a locandiera loquace durante il Concilio di Trento, per approdare nella Parigi sconvolta dalla notte di San Bartolomeo.
Non mancano i richiami alla vita scolastica e ai suoi protagonisti: la prima della classe, il Pierino della situazione che una volta al giorno finisce dalla Dirigente, un professore in perenne bilico tra una sfrenata fantasia e i battibecchi con i suoi alunni.
 
 Obiettivi 
- celebrare i 500 anni della riforma protestante collegandola alla presenza del Concilio di Trento;
- inserire il territorio trentino nell'ambito della storia mondiale valorizzandone la storia e la singolarità territoriale e culturale;
- produrre uno spettacolo che sappia raccontare la storia attraverso le storie dei cosiddetti personaggi minori, più accattivanti e vicini ai ragazzi.
 
 Destinatari e soggetti coinvolti 
- alunni delle scuole secondarie di primo grado, in particolare le classi interessate al periodo storico del Cinquecento;
- l’intera cittadinanza, con rappresentazioni in calendario a Trento e Rovereto.
 
 Istituti coinvolti 
6 istituti a Trento; 2 istituti a Pergine Valsugana e Rovereto; 1 istituto a Vigolo Vattaro, Mori, Riva del Garda, Arco, Roncegno, Telve e Levico per un totale di 15 scuole che hanno coinvolto complessivamente oltre mille alunni.
 
 Date e località di svolgimento 
lunedì 6 novembre: Rovereto, Teatro Santa Maria, mattinée per le scuole, rappresentazione pomeridiana ad ore 17.00 aperta alla cittadinanza
martedì 7 novembre: Pergine Valsugana, mattinée per le scuole
mercoledì 8 novembre: Trento, Teatro San Marco, mattinée per le scuole,
rappresentazione pomeridiana ad ore 17.00 aperta alla cittadinanza
giovedì 9 novembre: Riva del Garda, mattinée per le scuole
venerdì 10 novembre: Borgo Valsugana, mattinée per le scuole

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