BARI - La Giunta distrettuale dell’Anm di Bari «ribadisce la necessità di ricorrere alla più volte auspicata gestione commissariale da parte del ministro» della situazione di emergenza in cui si trova la giustizia penale barese a causa della inagibilità dell’immobile di via Nazariantz, sede di Procura e Tribunale.

I magistrati chiedono «fermamente che venga risolta in tempi ristretti la situazione emergenziale che si protrae da oltre tre mesi e che pregiudica l’ordinario svolgersi delle funzioni giudiziarie, invitando il Ministero a indicare quale immobile sia stato destinato alla allocazione di tutti gli uffici penali e i tempi per il trasferimento, evidenziando che nella incertezza non è possibile neanche procedere alla fissazione delle udienze di celebrazione dei processi». L’Anm esprime, inoltre, «seria preoccupazione per il protrarsi dell’utilizzo dell’immobile di via Nazariantz non essendo stati definitivamente scongiurati i paventati pericoli», pure comprendendo che «la proroga per lo sgombero (concessa dal Comune fino a dicembre, ndr) è stata adottata sul duplice presupposto dell’esito della consulenza tecnica che ha rilevato un ridimensionamento del pericolo per la staticità e della persistente necessità di garantire l’esercizio della attività della Procura della Repubblica».

Della questione si discuterà domani in un incontro presso l'Ordine degli avvocati di Bari al quale ha già annunciato che parteciperà il procuratore aggiunto Francesco Giannella. Oltre a lui hanno aderito esponenti politici di diversi partiti, i deputati Marco Lacarra del Pd e Francesco Paolo Sisto di Fi e consiglieri comunali.

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