Le casse comunali languono, ma come mai si fa poco per riempirle? Gli impianti pubblicitari, per esempio, sono cresciuti notevolmente in città ma molti di questi si sono scoperti abusivi, perché non a norma con licenze e pagamenti. La questione era stata già denunciata da tempo sulle pagine della Gazzetta, ed ora torna prepotentemente agli onori della cronaca, dopo un esposto redatto da un'azienda del settore, la Msg di Vincenzo Gentile. L'atto di diffida è stato inviato con pec al sindaco, all'intero consiglio comunale e agli uffici comunali di competenza: risulta molto dettagliato, anche perché fa leva sui documenti ricevuti lo scorso luglio dal Comune, relativi ai provvedimenti autorizzatori di tutti gli impianti pubblicitari. In discussione sono i cartelloni collocati lungo le aree dello svincolo comunale tra la sp Andria-Trani e la tangenziale, nonché tra la sp Andria-Bisceglie e la tangenziale.

“Il Comune di Andria con determinazione n.543 del 30 marzo 2009 – è scritto nella diffida a firma di Gentile – a seguito della presentazione di un progetto di riqualificazione di un'area da adibire a verde pubblico, ha concesso alla ditta Csa srl l'autorizzazione per la durata di 5 anni, alla installazione e alla relativa gestione di impianti pubblicitari da collocarsi nelle due aree in questione. La determina prevedeva espressamente la devoluzione al patrimonio comunale degli impianti allo scadere dell'autorizzazione, ragione per la quale a far data dal 30 marzo 2014, gli impianti pubblicitari oggetto della concessione sono divenuti di proprietà comunale. Dalla documentazione comunale non è dato riscontrare la presentazione di alcuna istanza di proroga da parte della ditta Csa srl. Pertanto, ad oggi gli impianti in questione sono da considerarsi abusivi”.

L'invito dell'imprenditore è ad entrare subito in azione per la rimozione degli impianti non in regola. “A tutt'oggi – continua Gentile nella sua diffida – a parte qualche notizia 'spot' diffusa dall'amministrazione andriese relativamente alla rimozione di impianti pubblicitari di proprietà di piccole aziende del settore, nessuna comunicazione è mai pervenuta ai nostri uffici, circa i provvedimenti intrapresi nei confronti della ditta Csa srl, che continua ad esporre indisturbata la propria pubblicità. A questo punto si diffida formalmente il comandane della polizia municipale a porre in essere entro e non oltre 15 giorni (a partire dal 19 marzo ndr), tutte quelle iniziative atte a sanzionare la ditta Csa per l'esposizione sine titolo e/o abusiva degli impianti indicati nella determina n.543 del 2009, nonché a ripristinare la legalità mediante il taglio o la copertura degli gli impianti stessi”. Allo stesso tempo si diffida il dirigente dell'ufficio Tributi a porre in essere tutte quelle iniziative atte a riscuotere i canoni concessori, nonché le imposte ed i tributi, eventualmente evasi. Tutto quanto esposto sarà anche inoltrato alla Procura della Corte dei Conti (per l'ingente danno erariale arrecato alla città di Andria) e alla Procura della Repubblica (per i reati di natura penale eventualmente configurabili)”.

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