Persone non ancora identificate hanno appiccato il fuoco, nella notte, ad un prefabbricato in legno usato come deposito di attrezzi nell’area ecologica gestita dalla 'Tecneco', ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani, in via Cimitero a Monte Sant'Angelo. La struttura è andata completamente distrutta e le fiamme hanno lambito un altro prefabbricato che ospita gli uffici della ditta nel comune del Foggiano.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza dell’impianto al fine di identificare i responsabili. Gli inquirenti non hanno trovato tracce di liquido infiammabile, ma non escludono la matrice dolosa.
È il secondo attentato incendiato che si verifica ai danni della ditta 'Tecneco' di Monte Sant'Angelo. Il primo è avvenuto a luglio scorso quando ignoti incendiarono due vasche per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

«La mafia esiste, è ancora forte ed è ben radicata nel territorio». Lo afferma il sindaco di Monte Sant'Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, dopo l’incendio appiccato da ignoti la notte scorsa al centro comunale di raccolta rifiuti, distrutto dalle fiamme.
«È una mafia che si alimenta dell’economia delle nostre imprese, delle nostre famiglie», aggiunge il primo cittadino rilevando che «siamo in guerra e la squadra Stato è una delle forze in campo». «Stiamo impiegando tutte le nostre forze - evidenzia - per lanciare un’immagine diversa della nostra città: la città dei due siti Unesco, la città dei gemellaggi internazionali tra i principali centri della cristianità in Occidente, la città della storia e della cultura».
Infine d’Arienzo rivolge un appello ai cittadini: «Se continuiamo ad indignarci senza reagire - conclude - questo cancro prima o poi ci divorerà e non ci sarà alcuna speranza per la nostra terra, per il nostro futuro, per i nostri figli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA