«Il tempo è denaro e sull'uso dei fondi europei non si fanno eccezioni o sconti. La scadenza del 31 dicembre è dietro l’angolo. A quella data le Regioni del Sud dovranno presentare a Bruxelles la rendicontazione delle spese effettuate e ogni euro non speso andrà perso. Un danno che il nostro Mezzogiorno non può assolutamente permettersi per ragioni di necessità e credibilità». Lo scrive sul suo profilo Facebook il ministro per il Sud, Barbara Lezzi.

«L'ho già detto più volte, rispetto all’utilizzo dei Fondi per il periodo 2014-2020 siamo in forte ritardo ma non ho il tempo adesso di fermarmi a indicare i responsabili, che pure ci sono - aggiunge - il 31 dicembre è troppo vicino e voglio fare il possibile per aiutare a utilizzare risorse che poi si traducono in infrastrutture, servizi, bonifiche, messa in sicurezza di opere ed edifici. Per questo nel mese di settembre incontrerò tutte le amministrazioni regionali: attraverso tavoli tecnici molto dettagliati, voglio vedere con i miei occhi lo stato dell’arte, cosa sta procedendo e cosa no, sviscerare le criticità e trovare soluzioni. La mia sarà un’azione di controllo, ma soprattutto di supporto: chi è in grado di camminare sulle proprie gambe è giusto che proceda per conto proprio, ma chi non ce la fa va monitorato e supportato. La prima tappa già oggi con l’appuntamento a Potenza per la Basilicata. Seguiranno il 10 settembre la Puglia, il 14 la Sardegna, il 17 il Molise, il 24 la Campania e il 26 l’Abruzzo. L'obiettivo di tutti deve essere di lavorare in sinergia per spendere tanto e bene i soldi dei cittadini e per i cittadini». 

Il Ministro per il Sud ha poi risposto alle domande dei giornalisti che le chiedevano un commento alle dichiarazioni di Giorgia Meloni (Fdi), che proponeva di portare i fondi da destinare alle infrastrutture del Sud al 50%: «Io adesso potrei anche dire portiamo al 90% i fondi per il Mezzogiorno, dal momento che sono pugliese: il 34% è un requisito che attiene alla popolazione e per equità riteniamo che la percentuale di investimento debba essere uguale per tutti i cittadini italiani».

«Poi ci sono i fondi di coesione che provengono dall’Europa - ha aggiunto il Ministro - così come ci sono i fondi di sviluppo e coesione, nazionali, per cui l’80% è destinato alle regioni del Sud. Quindi se noi affianchiamo queste politiche di coesione a una politica di investimenti omogenea su tutto il territorio italiano, secondo me ce la facciamo». 

Il ministro Lezzi si è poi spostata a Matera: «Sono ottimista su tutto quello che è portato avanti da Invitalia e sulle sollecitazioni fatte ad Anas e Fal, che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Per quanto riguarda il Comune non mi resta altro che essere sempre fiduciosa e di continuare a mantenere il fiato sul collo». Lo ha detto al termine di un incontro in Prefettura sullo stato dei lavori in vista di Matera Capitale europea della Cultura per il 2019.

Lezzi - nella Città dei Sassi per la terza volta negli ultimi tre mesi - ha inoltre annunciato che tornerà entro la fine di settembre a Matera dove si dovrebbe tenere anche la prossima riunione sul Cis (Contratto interistituzionale di sviluppo), in cui il Comune «riprenderà il progetto per piazza della Visitazione», al centro dello scontro delle scorse settimane tra Ministero e Comune e per il quale resta la messa in mora decisa dello stesso Ministero. «Ho pregato il Comune di fare presto e di avere il progetto finale. Ho ribadito - ha aggiunto il Ministro - la necessità e l’urgenza di portarla a compimento, senza che sia sempre oggetto di dinamiche politiche. E io mi auguro che, per il bene di Matera e dell’immagine di questa bellissima città, del Sud e dell’Italia si porti a compimento piazza della Visitazione».

Al termine della riunione - a cui, per motivi personali, non ha partecipato il sindaco Raffaello De Ruggieri - Lezzi ha reso noto che «per tutti gli altri progetti per i quali non c'era stata condivisione» tra il Comune e il Ministero, «ci siamo aggiornati da qui a qualche giorno nell’attesa che il Comune ci fornisca di nuove le schede di progettazione ed altro». Lezzi ha infine detto che «non esiste nessun caso Nastasi», riferendosi a Salvo Nastasi, indicato dal Governo Renzi come coordinatore per l'attuazione degli interventi per Matera 2019 e il cui contratto scadrà il 31 dicembre 2019.

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