BARI - Grandi manovre per le provinciali in Puglia. Si eleggono il 31 ottobre i presidenti delle province di Foggia, Lecce, Taranto e Brindisi, mentre nella Bat si eleggono i componenti del consiglio (al momento ci saranno di sicuro liste di centrodestra e centrosinistra, ma non si possono escludere anche formazioni autonome civiche). Tra le competenze più importanti di questi enti c’è quella sulle strade provinciali, sugli istituti scolastici superiori, sull’ambiente, sulla programmazione degli interventi, sui trasporti e sui fondi comunitari.

Per il centrosinistra c’è già da lunedì un quadro definito: a Taranto il candidato presidente sarà il sindaco del capoluogo Rinaldo Melucci, a Lecce Stefano Minerva (primo cittadino di Gallipoli), a Brindisi il sindaco Riccardo Rossi. Per la presidenza del Provincia di Foggia c’è una vera bagarre: l’area civica che si riconosce nell’assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia non ha trovato una sintesi con il centrosinistra che dovrebbe schierare il sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla. Restano imprevedibili gli orientamenti dei civici vicini a Di Gioia ma stabilmente nel centrosinistra (su tutti Francesco Miglio, primo cittadino di San Severo, appoggiato da una giunta progressista). Paolo Campo, capogruppo del Pd alla Regione, fotografa così la frattura con i civici di Di Gioia: «Non vogliono stare con il Pd. Nell’ultimo incontro ci è stato fatto presente che sono per la libertà di voto. Il rapporto tra l’assessore all’agricoltura e il centrosinistra è compromesso? Nei prossimi giorni affronteremo l’argomento. Di Gioia strizza l’occhio al centrodestra? Dovrebbe dirlo lui, ma tutto fa pensare che questa tendenza non si possa escludere».

Nel centrodestra la strada è spianata per la candidatura di Nicola Gatta, sindaco di Candela, considerato molto vicino a Leo Di Gioia, mentre è tramontata l’opzione che riguardava il sindaco di Cerignola, Franco Metta (missino eletto con una coalizione civica). L’Udc (alla Regione con il centrosinistra), in questo caso si allinea agli schieramenti romani: appoggerà Gatta e con Napoleone Cera esprime rammarico «per la mancata convocazione da parte del Pd di un tavolo delle forze pro Emiliano».

A Brindisi il centrodestra lancia come aspirante presidente Pasquale Rizzo, sindaco di San Pietro (non ha il sostegno dell’Udc).

Per la Provincia di Lecce sono in corso ancora febbrili trattative tra i conservatori per indicare un nome unitario. Accantonata l’ipotesi di Pippi Mellone, sindaco di Nardò ed espressione del movimento di destra eretica Andare Oltre (caldeggiato da Fratelli d’Italia e Puglia Popolare), nei tanti tavoli provinciali sono fioccati veti e bocciature. Forza Italia non ha però perso la speranza di far convergere gli alleati su Gianni Marra, sindaco di Squinzano. Il senatore Gino Vitali, coordinatore regionale dei berlusconiani, ha fatto sapere che «allo stato non c’è intesa con Andare Oltre, ma ci può essere unità su Marra. Attendiamo la Lega». Fratelli d’Italia con il consigliere regionale salentino Erio Congedo ha ribadito che il partito della Meloni «non ha presentato indicazioni al tavolo provinciale, né posto veti, purché il prescelto fosse sostenuto da tutto il centrodestra. La nostra idea iniziale, non accolta dagli alleati, prevedeva un allargamento del perimetro del centrodestra anche al civismo di area, con uno sguardo anche al futuro». L’ingresso nell’area conservatrice del neretino Mellone, che portava in dote i voti della sua città e di Galatina, avrebbe blindato l’elezione a vantaggio del centrodestra e avrebbe potuto avere effetti anche su Lecce città, dove il consigliere di Andare Oltre, Massimo Fragola, è in maggioranza con il sindaco Pd Carlo Salvemini.

Alleanze variabili anche per la Provincia di Taranto: il centrosinistra ha scelto Melucci, che però non avrà al suo fianco il primo cittadino dem di Laterza, Gianfranco Lopane. Quest’ultimo si ritrova nel «patto dei sindaci», con berlusconiani, civici e Udc: sosterrà Giovanni Gugliotti, ex Fi ed ex fittiano. È ancora in corsa pure Dario Iaia, sindaco di Sava, vicino ai fittiani (recentemente accostato alla Lega): ha raccolto le firme e si presenta con un programma attento ai bisogni del territorio orientale della Provincia, e ai temi ecologisti (la querelle discariche).

In questo scenario a geometrie variabili, infine, Massimo Cassano, coordinatore di Puglia popolare, evidenzia che «occorre la massima collaborazione tra tutti i partiti e c’è bisogno di istituzioni autorevoli, in grado soprattutto di unire al di là dell’appartenenza politica».

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