Tre arresti della Polizia nell'ambito di una indagine della mafia a delinquere finalizzata garganica: in manette con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con l'aggravante di aver favorito un clan mafioso, sono finite due viestani (Claudio Iannoli, 42 anni e Raffaele Giorgio Prencipe, 34) e un manfredoniano (Gaetano Renegaldo) vicino al clan dei montanari. I tre - i due viestani erano in cella - sono stati arrestati in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Dda che ha avallato una indagine del gruppo Gargano della Polizia di stato in una operazione denominata "Agosto di fuoco".

Al centro dell'indagine, che è una costola dell'inchiesta che ha portato in cella altre sette persone nei mesi di agosto e settembre, ci sarebbe una fornitura di due chili di cocaina da parte di Renegaldo ai due viestani esponenti del clan Perna per il controllo del traffico di droga nel centro garganico. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati a Renegaldo anche 25mila euro in contanti, quale acconto della partita di coca del valore di 70mila euro. Tale episodio rappresenterebbe un legame tra i due clan per il controllo degli illeciti.

Renegaldo è stato bloccato dalla Polizia sulla statale 89 al rientro da Bratislava in Slovacchia: l'uomo stava raggiungendo un posto sicuro a Mattinata ed era accompagnato da un cittadino di Monte S. Angelo. Nel provvedimento di arresto il gip ha disposto il sequestro ai fini di confisca della somma di 25mila euro.

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