BARI - Un accorato appello per la liberazione di Silvia Costanza Romano, la cooperante italiana rapita in Kenya («preghiamo per il suo ritorno a casa») è il tema politico più scottante e attuale, insieme alla crisi della guerra civile in Ucraina, toccato dall’intervento del presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), il cardinale Gualtiero Bassetti alla cerimonia di inaugurazione del 14° Anno accademico della Facoltà teologica pugliese al Seminario regionale.
Bassetti ha proiettato Bari e tutta la Puglia in prima linea, «con una Chiesa locale di frontiera e profetica» ha sottolineato, verso la giornata di riflessione sulla pace che si terrà a novembre prossimo nel capoluogo con tutti i Vescovi dei Paesi del Mediterraneo.

«Dobbiamo osare la pace - ha aggiunto il presidente dei Vescovi italiani - contro una guerra a mondiale a pezzetti che è in corso nelle varie parti del mondo», lanciando la Chiesa del tacco d’Italia («dentro il mio cervello per l’evento in programma l’anno prossimo martellava il nome di Bari, anche se c’erano altre città candidate ad ospitarlo» ha confessato) sulla frontiera di un percorso, ha ricordato l’Arcivescovo di Bari- Bitonto mons. Francesco Cacucci, che ha visto la traslazione (temporanea) della reliquia di San Nicola alla Chiesa ortodossa russa nel 2017, poi le visite di papa Francesco ad Alessano (Salento) e a Molfetta sui passi di don Tonino Bello in aprile e infine a luglio il meeting sulla pace, con focus il Medio Oriente, con il Pontefice e i capi delle Chiese cristiane d’oriente a Bari.

La comunità pugliese ora si chiede se il Papa tornerà in Puglia per una terza volta, per l’evento di novembre prossimo.
«Non è prevedibile per quell’appuntamento un ritorno del Papa in Puglia - risponde il cardinale Bassetti alla “Gazzetta” - perché è inteso come continuazione del meeting di luglio. Poi, però, è il Santo Padre che decide... Abbiamo pensato a riunire i 30-35

Vescovi dei Paesi del Mediterraneo più i rappresentanti dei fratelli Ortodossi proprio per discutere della pace e dei problemi dell’area mediterranea. Poi, se il Santo Padre verrà sarà una grande grazia».
«Non c’è Europa senza Mediterraneo e non c’è Mediterraneo senza Europa» ha proseguito il presidente della Cei, ribadendo che il Vecchio Continente non deve basare la sua unità «solo sulla moneta e sui mercati», evocando quindi la necessità di maggiore solidarietà e libertà e di «maggiore spazio alle nuove generazioni».
Fra dottrina e attualità ha citanto il pensiero di Giorgio La Pira e non ha tralasciato accenni alle «autodistruzioni» in atto, dal clima globale alle famiglie.

«Bari centro dell’ecumenismo della carità» è il progetto dei Vescovi, con un dialogo sempre aperto anche con il mondo ebraico.
Dopo aver ricordato «la profezia di Aldo Moro», l’arcivescovo Cacucci ha anche rivelato che San Giovanni Paolo II negli anni dell’immigrazione dall’Albania disse ai Vescovi pugliesi: «La vostra vocazione è il Mediterraneo e dovete volgere lo sguardo verso l’Africa».
Hanno partecipato alla cerimonia il presidente dei Vescovi pugliesi, mons. Donato Negro, il preside don Angelo Panzetta e il segretario generale padre Santo Pagnotta. La Facoltà teologica pugliese quest’anno ha 399 iscritti e 72 docenti.

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