Due commissioni nominate dal prefetto di Foggia, Massimo Mariani, su delega del Ministro Salvini, e composte da funzionari prefettizi, della polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza in queste ore stanno effettuando delle ispezioni presso i Comuni di Manfredonia e Cerignola per verificare la sussistenza di forme di condizionamento mafiose.

L’iniziativa parte dalle segnalazioni inviate al Viminale dalle forze dell’ordine e dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, in relazione alle risultanze di alcune indagini svolte recentemente sul territorio. Scopo della commissione di accesso è verificare i presupposti per l’eventuale scioglimento degli organi comunali, che deve essere deciso dal governo su richiesta del ministero dell’Interno.

Il sindaco di Cerignola, Francesco Metta, è in carica dal 2015, come quello di Manfredonia, Angelo Riccardi, al secondo mandato.

«Hanno chiesto una serie di atti amministrativi dal 2010 ad oggi. Sono sereno». Lo ha detto Riccardi, parlando dell'ispezione della commissione nominata dal prefetto di Foggia, Massimo Mariani, per verificare la sussistenza di forme di condizionamento mafioso. «Stamattina - ha aggiunto il primo cittadino - siamo stati informati della nomina della commissione. Evidentemente da alcuni accertamenti interni sono sorte delle perplessità che, spero, vengano smentite dagli atti amministrativi». «Siamo lietissimi che ci siano queste verifiche. Daremo ai componenti della commissione massima collaborazione perché sono certo che alla fine di questo approfondimento sarà consacrata l’assoluta correttezza di questa amministrazione. Si è trattato di un accesso agli atti che ci lascia sereni». Lo ha detto invece Franco Metta.

Le due commissioni prefettizie che da questa mattina sono al lavoro per verificare la sussistenza di forme di condizionamento mafioso nei Comuni di Manfredonia e Cerignola, in provincia di Foggia, sono composte ognuna da tre membri: a Manfredonia stanno operando un funzionario della prefettura, un funzionario della polizia di Stato e un ufficiale del comando provinciale carabinieri di Foggia. A Cerignola sono al lavoro un funzionario della prefettura di Foggia e due ufficiali: uno dei carabinieri e uno della guardia di finanza.
L’incarico conferito loro dal prefetto di Foggia, Massimo Mariani, su delega del ministro Salvini, durerà tre mesi e sarà rinnovabile per altri tre.
Non sono ancora note le ragioni dell’istituzione delle commissioni che comunque sono state inviate in territori in cui, nelle ultime settimane, si sono registrati episodi legati alla criminalità organizzata. A Manfredonia il 4 gennaio scorso è stata incendiata l’auto del capitano della polizia locale, lanciando all’interno della vettura una bottiglia con liquido infiammabile. Mentre il mese precedente, a Cerignola, fu incendiata l’auto privata del capitano dei carabinieri.
Sempre a Cerignola, nelle prime settimane di dicembre, sono avvenute numerose rapine tra cui, il 13 dicembre, quella in cui fu ucciso Luigi Bruno Battipaglia, autotrasportatore 48enne di Nocera Inferiore.

LE PAROLE DI MORRA - «Oggi siamo stati raggiunti dalla notizia per cui il prefetto di Foggia Massimo Mariani ha disposto l’ispezione della commissione d’accesso a Cerignola e Manfredonia, per verificare la sussistenza di forme di condizionamento mafiose: lo Stato quando vuole sa reagire. Certo, la commissione d’accesso è paragonabile ad un antibiotico ma meglio questo che lavorare con i pannicelli caldi. Se fosse necessario si andrà oltre». Così, al termine della riunione tra la Commissione parlamentare antimafia e le commissioni regionali antimafia, il presidente dell’Antimafia nazionale, Michele Morra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA