BARI - «Il centrodestra, dal nostro punto di vista, ha bisogno di essere ristrutturato e riorganizzato» e «il progetto di Giorgia Meloni al quale abbiamo aderito convintamente, mira a ricostruire il centrodestra su basi completamente nuove e differenti». Lo ha detto il leader di Direzione Italia, Raffaele Fitto, a margine della convention organizzata a Bari per annunciare formalmente il sostegno alla candidatura di Filippo Melchiorre (Fratelli d’Italia) alle primarie del centrodestra per la candidatura a sindaco di Bari.

«Dare vita a una seconda gamba molto più ampia, più forte e solida - ha detto Fitto - su valori e programmi chiari all’interno del centrodestra, che tenga ben presente la coerenza come elemento fondamentale, mi auguro che possa essere l'elemento di ripartenza del centrodestra». «Il clima di entusiasmo, di partecipazione e le adesioni che ci sono - ha spiegato - lasciano intendere che noi possiamo raggiungere, già a partire dalle prossime elezioni Europee, un risultato che ci porti ad essere il secondo partito del centrodestra». 

«L'attuale situazione della maggioranza che sostiene il Governo nazionale appare contraddittoria in tutte le sue manifestazioni. Potrei fare un lungo elenco che evidenzia le diversità tra M5S e Lega, dalla politica economica a quella estera, alle scelte fondamentali per il Paese, infrastrutturali e di sviluppo. Abbiamo un dato ineludibile che è quello della mancata crescita che credo metterà a dura prova la tenuta di questo Governo». Ha poi commentato Raffaele Fitto, a margine della convention.
«Sono questi i limiti, al di là delle contrapposizioni - ha detto Fitto - che penso non diano un respiro lungo al governo Lega-Cinque Stelle e che aprono invece a una prospettiva diversa. Noi siamo sintonizzati e stiamo lavorando su questa prospettiva». Commentando le ultime scelte del Governo in politica estera, in particolare lo scontro con l’Eliseo, Fitto ha detto che «la Francia credo che abbia nei nostri confronti pochi argomenti. Senza voler fare polemica, la Francia è il Paese che sulla immigrazione, ma anche sui temi economici, penso possa insegnare ben poco». «Certo - ha aggiunto - le modalità con le quali si conduce la politica estera del nostro Governo sono molto discutibili, sia dal punto di vista dei rapporti con gli altri Paesi sia guardando alla vicenda imbarazzante e grottesca del Venezuela, perché questo è un Governo che grazie alla posizione del M5S non ha consentito a tutti i Paesi dell’Ue di assumere una posizione unitaria rispetto alla opportunità di mandare a casa un regime non democratico».

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