BARI - Pasquale Di Rella sarà quasi certante il candidato sindaco del centro destra al comine di Bari. È questo il risultato parziale dello spoglio dopo il boom di affluenza per le primarie del centrodestra a Bari che chiude questa esperienza con  13mila e 943 voti, numeri quasi come quelli di Foggia (oltre 13mila e 500). Man mano che gli scrutatori prelevano le e here dalla if e il ritornello frequente è sempre lo stesso “Di Rella, Di Rella” staccando gli altri due avversari Fabio Romito e Filippo Melchiorre. «Un preavviso di sfratto per Comune e Regione» precisano i coordinatori regionali della coalizione che sventolano il successo ottenuto nel capoluogo e a Foggia e annunciano per domani una conferenza stampa a Bari. E proprio il capoluogo dauno si è rivelato un successo per i numeri realizzati pari a quelli del capoluogo di regione.

Un risultato percepito sin dalle prime ore della mattina con le prime persone in attesa davanti al seggio allestito nella Fiera del Levante, a Bari, prima dell'ora di apertura, alle 8. Una tendenza che è andata avanti per tutta la mattinata fino a raggiungere il picco poco dopo le 11 quando il parcheggio davanti al nuovo padiglione era stracolmo di auto e il padiglione 7 era zeppo di gente. Lunghe attese davanti ai nove seggi doppi allestiti con indicazione della lettera in ordine alfabetico dei cognomi (uomini e donne), alcuni hanno trascorso anche più di un'ora e mezzo in fila prima di votare.

Alle 13.30 il dato dei votanti si è attestato sulle 10mila presenze, salvo poi riprendere a salire dal primo pomeriggio. Dopo le 17, ennesima ripresa del flusso (dopo pranzo e pausa partita o siesta pomeridiana) per poi chiudere a meno di 14mila.

Al di là del risultato - entro mezzanotte si saprà il nome dell'anti Decaro tra Pasquale Di Rella, Filippo Melchiorre e Fabio Romito - per il centrodestra è comunque un successo per la grande partecipazione popolare. In fila c'era gente comune ma anche professionisti e rappresentanti del ceto medio, particolare che la dice lunga sul coinvolgimento e sul ritrovato entusiasmo da parte di un elettorato considerato pigro.

I TRE CANDIDATI A BARI - A contendersi la sfida contro l'attuale sindaco di centrosinistra sono in tre: Pasquale Di Rella, ex presidente del consiglio comunale del Pd negli ultimi due anni all'opposizione in Comune, sostenuto da liste civiche e appoggiato da Forza Italia; il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Filippo Melchiorre, da 26 anni a Palazzo di città e infine il giovane leghista Fabio Romito, attuale consigliere comunale eletto nelle fila di Forza Italia e poi transitato nel Gruppo misto prima di approdare alla Lega. Per Romito e Melchiorre, sono scesi in campo i big, a cominciare dal vicepremier Matteo Salvini (per Romito) e per finire a Giorgia Meloni (per Melchiorre). Di Rella ha preferito il «low profile» e ha chiesto espressamente all'alleato Forza Italia di non beneficiare di alcun intervento.

L'organizzazione della macchina del voto, su cui lavorano circa cento persone, è stata comunque improntata alla massima garanzia e trasparenza. Primo filtro alle file di ciascun seggio, controllo del documento di riconoscimento e verifica della presenza nell'elenco degli aventi diritto al voto (oltre che residenti a Bari) come da tabulati delle liste elettorali del Comune di Bari aggiornata a metà dicembre, data della decisione delle primarie. Quindi firma del votante, consegna della scheda e della penna, e restituzione della schede votata con inserimento nell'urna.

COALIZIONE: PREAVVISO DI SFRATTO A COMUNE E REGIONE -  I coordinatori regionali di Lega, Andrea Caroppo, Forza Italia, Mauro D'Attis, Fratelli d'Italia, Erio Congedo, Direzione Italia, Francesco Ventola, e Idea, Francesco Losito, commentano con una nota congiunta il dato delle primarie:  "Quella di oggi è una grande festa per il centrodestra pugliese, un avviso di sfratto al centrosinistra che governa Bari e la Regione Puglia. La partecipazione motivata e appassionata di migliaia e migliaia di cittadini dimostra che quando il centrodestra è unito vince. Il popolo del centrodestra aveva solo bisogno di ritrovare l'entusiasmo perduto, queste Primarie lo hanno risvegliato".

SASSO (LEGA): VITTORIA DEI BARESI CHE NON VOGLIONO DECARO - «Si può già dire che oggi alle primarie del centrodestra- dichiara Rossano Sasso deputato barese della Lega- hanno vinto tutti quei Baresi che non vogliono più nè Decaro nè il Pd. Oggi più che una giornata di votazioni è sembrata una festa di liberazione, liberazione di chi ha mal governato la città ed esasperato i Baresi. Noi della Lega ci abbiamo messo la faccia dal primo momento nel chiedere le primarie, la faccia di un ragazzo pulito come quella di Fabio Romito. Chiunque vinca le primarie oggi - conclude Sasso - il segnale lanciato dai Baresi è forte e chiaro: siamo solo all'inizio, il 26 maggio il centrodestra forte e rinnovato manderà Decaro a casa».

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