ROMA, 6 APR - Da una parte la manifestazione antifascista organizzata da Arci, Libera, Cgil e Acli ed altre realtà, dall'altra il sit in di Casapound. Entrambe a Torre Maura, alla periferia di Roma, teatro di proteste anti-nomadi. Tra gli slogan degli antifascisti, "Non ci sta bene, non ci sta bene che no" che riprende le parole di Simone, il quindicenne della zona che in solitaria ha sfidato Casapound durante le proteste. "Un ragazzo di 15 anni ha messo a nudo una politica che vuole strumentalizzare il disagio", hanno urlato al megafono gli organizzatori chiedendo anche "un piano straordinario per le periferie". Critiche si sono levate anche nei confronti Governo. Casapound ha rivendicato la chiusura del centro destinato ai nomadi: "Siamo contenti di questa vittoria, ma da lunedì bisogna tornare a lottare contro il degrado e l'abbandono in cui sono stati lasciati i quartieri della città. Non ci fermeremo qui". Mauro Antonini, responsabile per il Lazio di Casapound ha elogiato Simone: "Ha avuto il coraggio di dire la sua".

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