VENEZIA, 3 SET - Il regista israeliano Amos Gitai 'raddoppia' a Venezia raccontando Gerusalemme tra poesia e fiction con due opere stridenti, entrambe fuori concorso: il film breve 'A Letter To a Friend in Gaza', ispirato alla poesia 'Pensa agli altri' dello scrittore palestinese Mahmoud Darwish, e il film lungo 'A Tramway in Jerusalem'. Nel primo caso si tratta di una lettera-poesia che inizia così: "Mentre prepari la colazione, pensa agli altri (non dimenticare il mangime per i piccioni); mentre guidi l'auto, pensa agli altri (non dimenticare coloro che cercano la pace)". 'A Tramway in Jerusalem' mette in scena storie sul tram dai quartieri palestinesi di Shuafat e Beit Hanina di Gerusalemme est fino a Mount Herzl a Gerusalemme ovest. "E' un lavoro ironico che rappresenta quelli che potrebbero essere i rapporti nella Babilonia di Gerusalemme una volta che ci fosse meno ostilità" dice Gitai. "In questo momento si discute molto di questo nostro terribile governo che vede la cultura come una cosa del tutto marginale".

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