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Disdetta Telecom

24 Maggio 2018 | Autore:
Disdetta Telecom

Come si fa la disdetta da telecom? Entro quanto tempo si può recedere senza penali? Quanto costa la disdetta anticipata? Quali moduli usare?

Il tuo telefono fisso di casa ha un abbonamento telecom; soltanto che, dopo mille offerte degli operatori concorrenti, ti sei deciso a cambiare gestore allettato da una tariffa più conveniente. Oppure, la tua famiglia di quattro persone già possiede cinque smartphone e del telefono di casa telecom non sai proprio cosa fartene. In entrambi i casi, dovrai procedere ad effettuare la disdetta dal tuo abbonamento telecom.

Ebbene, se hai intenzione di cambiare operatore telefonico oppure non sai più perché hai un telefono fisso in casa, questo articolo sulla disdetta telecom fa proprio al caso tuo. Vedremo, infatti, tutto ciò che c’è da sapere e da fare per procedere correttamente alla disdetta telecom senza incorrere in costi a sorpresa.

Disdetta telecom: cos’è?

La disdetta telecom ti consentirà di non dover più pagare il canone telecom e, volendo, di cambiare operatore. La disdetta consiste in un recesso che permette al cliente di sciogliersi dal vincolo contrattuale, liberandosi così dall’obbligo di dover pagare la bolletta.

Esistono diverse forme di disdetta telecom: di seguito le analizzeremo tutte, cominciando dalla disdetta entro i primi quattordici giorni dall’attivazione del servizio fino a alla disdetta causata da un disservizio imputabile alla telecom.

Recesso telecom entro 14 giorni dall’attivazione: come funziona?

La legge [1] consente a tutti i consumatori di recedere da un contratto stipulato a distanza entro due settimane dalla conclusione. Poiché la stragrande maggioranza dei contratti telecom viene stipulata proprio così, telefonicamente oppure mediante internet, la regola della disdetta entro 14 giorni dall’attivazione dell’abbonamento vale anche per il caso che ci interessa.

Quindi, se hai sottoscritto da poco un nuovo contratto telecom, sia nel caso in cui abbia attivato una nuova linea oppure provenga da altro operatore, ma anche se hai attivato una nuova offerta su una linea telecom che già avevi, potrai disdire il tuo abbonamento senza alcun costo, con diritto al rimborso delle spese sostenute, se la disdetta telecom è inviata entro e non oltre 14 giorni dall’attivazione del nuovo contratto (attivazione che, in genere, avviene entro dieci giorni dalla richiesta).

Ai fini del computo del termine vale la data di invio della disdetta, non quella di ricezione. Di conseguenza, se hai attivato una nuova linea telecom il primo del mese, dovrai inviare la disdetta telecom entro e non oltre il quindici dello stesso mese. Il recesso avrà effetto anche se la disdetta dovesse giungere alla telecom dopo molti giorni.

Come detto, telecom ti rimborserà entro 14 giorni dal recesso tutte le spese e i costi sostenuti.

Recesso telecom entro 14 giorni: come fare?

Fare la disdetta telecom entro le prime due settimane dall’attivazione è molto semplice: è sufficiente inviare il modulo qui allegato, compilato in tutti suoi punti, al numero di fax 800.000187. In alternativa, è possibile inviare lo stesso modulo attraverso raccomandata con avviso di ricevimento (raccomandata a/r dal costo di 5,95 euro) ai seguenti indirizzi:

  • Tim, Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma);
  • Tim, Casella Postale 123 – 00054 Fiumicino (Roma), nel solo caso in cui si provenga da altro operatore telefonico.

Nel caso in cui sia necessario restituire anche l’apparecchiatura fornita in comodato d’uso, questa dovrà essere imballata e recapitata a:

  • Telecom Italia S.p.A. c/o Geodis Logistics – Magazzino Reverse A22 – Piazzale Giorgio Ambrosoli snc – 27015 Landriano PV.

Disdetta anticipata telecom: come fare?

Il recesso entro 14 giorni dall’attivazione dell’abbonamento telecom è una possibilità concessa solamente ai consumatori (non ai professionisti o alle imprese) entro i limiti di tempo che abbiamo visto. Cosa succede, invece, se il cliente decide, dopo anni di fedele permanenza, di recedere dal contratto?

Nel 2007, la famosa legge Bersani [2] ha consentito a tutti i privati che aderiscono a distanza a contratti telefonici o televisivi di recedere dall’accordo senza alcuna penalità, rispettando soltanto un preavviso di trenta giorni. Cosa significa in pratica? Che potrai sempre disdire il tuo contratto telecom quando vorrai, semplicemente inviando una comunicazione ove si specifica che si intende esercitare il recesso anticipato dal contratto di telefonia fissa.

Secondo le condizioni contrattuali telecom, la disdetta produrrà i suoi effetti entro quindici giorni e tu sarai libero di passare ad un nuovo operatore oppure di disfarti del telefono fisso. Per avvalerti della disdetta anticipata puoi utilizzare questo modulo.

La disdetta anticipata va inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, allegando copia del documento di identità in corso di validità, al seguente indirizzo:

  • Tim, Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma).

In alternativa, il recesso può essere comunicato:

  1. con modalità telematica tramite il sito web tim.it;
  2. chiamando il Servizio Clienti 187;
  3. con pec all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it, allegando anche in tale caso fotocopia del documento di identità.

Anche nel caso di disdetta anticipata, se l’apparecchiatura telefonica ti era stata data in noleggio (o comodato d’uso), dovrai avere cura di spedire, a tue spese ed entro trenta giorni, tutto ciò che ti era stato dato al seguente indirizzo:

  • Telecom Italia S.p.A. c/o Geodis Logistics – Magazzino Reverse A22 – Piazzale Giorgio Ambrosoli snc – 27015 Landriano PV.

Se, invece, non ti era stata data nessuna apparecchiatura, potrai avvalerti di questo modulo, da compilare ed inviare a mezzo raccomandata a/r sempre allo stesso indirizzo, e cioè a Tim, Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma).

Disdetta anticipata telecom: quanto costa?

La legge Bersani consente di recedere anticipatamente da un contratto per adesione stipulato a distanza. Secondo questo provvedimento, nessuna penale deve essere posta a carico del cliente, salvo il pagamento dei normali costi di gestione della disdetta. In effetti, la legge Bersani esclude ogni penale ma, nella sostanza, il cliente telecom che recede anticipatamente dl contratto si trova comunque a pagare dei costi.

Nello specifico, la disdetta anticipata telecom verrà a costare all’utente ben 35,18 euro a titolo di costi di disattivazione sostenuti dall’operatore.

Disdetta telecom mancato rinnovo: cosa significa?

Una terza modalità di disdetta dell’abbonamento telefonico telecom è quella che impedisce al contratto di rinnovarsi alla scadenza. Tutti i contratti sottoposti ai consumatori, infatti, hanno una durata: la durata standard del contratto telecom per rete fissa è di ventiquattro mesi, che si rinnovano automaticamente alla scadenza.

Se hai già da un pezzo superato i quattordici giorni dall’attivazione e il tuo contratto è al termine, il consiglio è quello di impedire il rinnovo dello stesso inviando, almeno trenta giorni prima dalla naturale scadenza, una disdetta in cui esprimi la volontà di non rinnovare il contratto.

Disdetta telecom mancato rinnovo: cosa fare?

Per impedire il rinnovo del contratto telecom dovrai inviare una comunicazione scritta mediante raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo sopra visto, e cioè:

  • Tim, Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma).

Nella lettera dovrai specificare l’intenzione di impedire il rinnovo del contratto telecom, allegando altresì un documento d’identità in corso di validità.

Disdetta telecom anticipata: conviene?

A ben vedere, le condizioni generali contrattuali della telecom non riconoscono alcuna differenza tra la disdetta anticipata secondo la legge Bersani e la disdetta che impedisce il rinnovo del contratto. Ed infatti, in entrambi i casi il cliente è tenuto a sostenere:

  • il corrispettivo del servizio fruito fino alla data di efficacia della disdetta/recesso;
  • il costo di abbonamento al Servizio relativo all’ultimo mese di utilizzo;
  • la commissione pari a 35,18 euro a fronte dei costi da telecom per le prestazioni di disattivazione.

In buona sostanza, quindi, sia che tu decida di attendere la naturale scadenza del contratto per impedirne il rinnovo, sia che tu decida di recedere anticipatamente, andrai incontro agli stessi costi. Un’ingiusta equiparazione, visto che la disdetta che impedisce il rinnovo è un sacrosanto diritto del consumatore, il quale non può ritenersi vincolato per sempre ad un contratto.

L’unico modo di evitare di pagare la commissione di 35,18 euro è quello di recedere a seguito di variazioni contrattuali imposte unilateralmente dalla telecom.

Disdetta telecom per disservizio: cos’è?

Oltre alle ipotesi “canoniche” di disdetta appena viste, il cliente telecom potrebbe effettuare il recesso contrattuale anche nel caso di inadempimento dell’operatore. Si pensi, ad esempio, ad una linea telefonica che funzioni soltanto ad intermittenza; oppure alla linea adsl che non funziona affatto.

In tutte queste ipotesi la telecom si rende inadempiente all’obbligo preso nei confronti del cliente a fronte del pagamento del canone mensile. Pertanto, è diritto dell’utente inviare una lettera con la quale, nel caso in cui il disservizio sia continuo nel tempo, si faccia valere il proprio diritto di recesso anticipato.

Tecnicamente parlando, si tratta di risoluzione del contratto per inadempimento [3], a seguito del quale il cliente non soltanto ha diritto a disdire il contratto ma, se ne fornisce la prova, anche al risarcimento del danno. Si immagini chi debba lavorare con la linea telefonica e, a causa del disservizio della telecom, non riesca a concludere un affare; oppure si pensi allo studio legale che, a causa della mancanza di linea internet, non possa utilizzare gli strumenti del processo civile telematico.

Disdetta telecom servizio di autodisabilitazione: cos’è?

La telecom offre ai suoi clienti la possibilità di imporre il blocco delle chiamate in uscita verso numeri indesiderati. Di cosa si tratta? Di un servizio che impedisce di effettuare chiamate verso utenze ritenute sgradite, quali ad esempio quelle che comportano un sovrapprezzo rispetto all’ordinaria tariffa (ad esempio, i numeri che cominciano con 899 oppure i numeri internazionali).

Nelle condizioni generali di contratto si legge che telecom fornisce la linea telefonica già disabilitata in modalità permanente verso alcune numerazioni relative ai servizi a sovrapprezzo e verso le numerazioni internazionali e satellitari di elevato costo, salvo richiesta contraria del cliente. In alternativa, sempre a richiesta del cliente, telecom fornisce il blocco selettivo delle chiamate che consente di abilitare-disabilitare la linea in modalità controllata dall’utente, tramite l’utilizzo di un pin personale.

In ogni caso, se ritiene di voler disattivare questo servizio, puoi inviare questo modulo debitamente compilato e accompagnato da copia di carta di identità:

  • tramite raccomandata a/r all’indirizzo Tim, Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma);
  • ovvero al numero di fax 800000187.

note

[1] D. lgs. n. 206/2005 (codice del consumo).

[2] Legge n. 40/2007 del 02.04.2007.

[3] Art. 1456 cod. civ.

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