Frana Maierato causata da smaltimento illeciti reflui, 8 avvisi garanzia

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Vibo Valentia - La frana, imponente, che il 14 febbraio 2010 interessò il comune di Maierato, in Calabria, venne provocata dalla mancata gestione del depuratore a servizio della zona industriale e dall'illecito smaltimento di reflui industriali inquinanti. Sono queste le conclusioni di un'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e condotta dai carabinieri del Nucleo ecologico di Reggio Calabria e da quelli del Comando provinciale di Vibo Valentia, che ha portato all'emissione di otto avvisi di garanzia nei confronti di due funzionari del Comune di Maierato, due funzionari della Provincia di Vibo Valentia e quattro imprenditori dell'area industriale di Maierato. I reati contestati agli indagati sono di disastro colposo per i quattro funzionari e di disastro ambientale per gli imprenditori. Secondo gli accertamenti svolti dai tecnici della Procura, che si è avvalsa per taluni aspetti societari anche della Guardia di Finanza, la reazione chimica provocata delle sostanze illecitamente smaltite ha contribuito in modo determinante al verificarsi della frana. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi dopo l'esecuzione di alcuni sopralluoghi, in presenza di consulenti della Procura e di personale dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal), nell'area di frana, nel depuratore della zona industriale e nei quattro stabilimenti industriali. Nel corso dell'indagine è stata acquisita documentazione negli uffici del Comune di Maierato e della Provincia di Vibo Valentia.

Gli indagati

Le persone indagate nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Vibo sulle cause dell'imponente movimento franoso avvenuto a Maierato il pomeriggio del 15 febbraio del 2010, sono Silvano Fiorillo, di 45 anni, di Vibo Valentia, titolare dell'azienda Martens srl attiva nel capo della produzione di saponi; Domenico Antonio Bilotta (81), legale rappresentante della Vetromed spa che si occupa della lavorazione del vetro; Carmine Sardanelli (77), titolare della ditta Intertonno srl che si occupa dell'inscatolamento del tonno; Giacinto Callipo (41), di Pizzo, titolare della Vercall che si occupa della verniciatura di profilati in alluminio. Indagati anche Giorgio Aldo Cinquegrana, di 58 anni, responsabile del servizio Urbanistica e Ambiente del Comune di Maierato; Filippo Silvio Silvaggio (62), responsabile dell'Ufficio tecnico del comune di Maierato (settore urbanistica); Gianfranco Comito (57), di Vibo, dirigente della Provincia, settore "Difesa del suolo, rilevamento e disciplina e controllo degli scarichi delle acque e Francesco De Fina (64), di Sant'Onofrio, dirigente della Provincia con le stesse mansioni di Comito.

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