Pieve, un restauro in due mosse: prima la cappella di San Donato, poi parte della facciata

L'annuncio del Vescovo: il primo intervento grazie al contributo del Rotary. Tra quattro mesi sarà disponibile una sala ai più sconosciuta. Lavori strutturali e recupero pitture

Fontana

Fontana

Arezzo, 16 dicembre 2018 - Gli indiani hanno dato il buon esempio. Qualche settimana fa la produzione del film di Bollywood aveva contribuito a ripulire alcuni angoli interni della Pieve: anche perché era stata una delle condizioni poste dal parroco, don Alvaro Bardelli, per dare l’ok alle riprese. Ora parte un cantiere vero: anzi ne partono due. Ad annunciare il primo è stato lo stesso Arcivescovo Riccardo Fontana: il restauro della cappella di San Donato.

Non ve la ricordate? Niente di più normale. Perché finora è stata poco sfruttata, insieme allo spazio antistante, la sala capitolare dei canonici della Pieve, se non a volte addirittura come magazzino. E invece è un altro spazio prezioso, con tanto di pitture murali e di quel clima di misticismo che la Pieve, uno dei grandi simboli della città, trasmette da sempre. E’ grazie al Rotary che la diocesi riesce a metterci mano: un buon contributo, il modo per lasciare un’impronta quasi indelebile nella chiesa.

E in una data particolare. «Proprio il 15 dicembre compiamo 70 anni di vita: siamo onorati di festeggiarli così» ha spiegato davanti al vescovo il presidente Marco Becucci. A curare il restauro saranno Stefania Liberatori e Luciana Bernardini. Prima i lavori sulla parte muraria, in particolare sulle pareti esterne all’ala interessata, per bloccare e deviare nuove infiltrazioni. E poi la parte pittorica, riconsolidando il colore degli affreschi e ripulendo le superfici. E tutto, spiegano i restauratori, usando tecniche e materiali destinati a durare nel tempo. Perché qualcosa è per sempre: forse più la Pieve che i proverbiali diamanti.

Felice come una Pasqua, anche se è Natale, lo stesso don Alvaro. Che con l’occasione getta il cantiere al di là dell’ostacolo: la prossima mossa, spiega, sarà quella di restaurare la facciata. Non tutta, almeno per ora, anche perché di sponsor ce ne vorrebbero nel caso a decine. Ma intanto alcune delle lunette esterne, uno dei gioielli di questa chiesa e della città. In particolare quello con la vite e i tralci (simbologia pasquale ma dai valori «quattro stagioni») e quella del Battesimo di Gesù.

Lì, nel pieno della chiesa battesimale. E a pochi metri dal pozzo antichissimo la cui acqua di sorgente ha salutato l’ingresso nella fede e in città di generazioni di aretini. «E’ il luogo sacro dove vengono custodite le reliquie di San Donato: per noi è fondamentale dargli nuovo lustro» ha spiegato il Vescovo, stringendo la mano al club settantenne attraverso il suo presidente, decisamente più giovane.

Basteranno invece tre o quattro mesi per avere disponibile la cappella. Ditelo ai turisti, numerosi qui in questi giorni: avete già visto la Pieve? Beh, non l’avete vista tutta. Approfittatene per tornare.