Turismo di massa, arriva la svolta: le città d'arte a flussi governati

Filo diretto con Firenze, vertice con il ministro dopo l'estate

Turisti con le valigie (foto Germogli)

Turisti con le valigie (foto Germogli)

Firenze, 28 luglio 2018 - Appuntamento in autunno. Il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, dopo l’intervista pubblicata ieri sul Quotidiano Nazionale in cui traccia la sua strategia per il decongestionamento del turismo di massa, accoglie l’appello arrivato ieri da Paola Concia, da pochi giorni ex assessore del Comune di Firenze e rappresentante del forum delle cinque città d’arte italiane (Firenze appunto, Roma, Venezia, Napoli e Milano) e rilancia il confronto. «Il ministro Centinaio – ha twittato ieri Concia – sa che gli abbiamo scritto una lettera come network delle cinque città d’arte. Ci vogliono soluzioni condivise».

E la risposta del ministro leghista non si è fatta attendere: «Ci vedremo in autunno, condivido le vostre idee e preoccupazioni». E nel dibattito social anche il giornalista e scrittore Gigi Padovan ha chiesto attenzione al ministro anche per l’assalto alle eccellenze culturali di Torino. Già l'assedio delle città più visitate, ormai con un breve lasso di tempo tra alta stagione e bassa stagione, di fatto cortissima.

Venezia ha fatto di testa sua a fronte di un’emergenza vera e propria con l’avvio della sperimentazione dei tornelli dei contapersone. Il numero chiuso è stato più volte ipotizzato anche per Firenze e in particolare per il passaggio su Ponte Vecchio, ma è sempre stata un’ipotesi e niente più. Ma più volte è stato sottolineato che l’ondata dei flussi, sempre più simile a uno tsunami che cancella l’identità, andava governata.

«Dobbiamo tornare a occuparci del turismo di qualità più che di quantità – ha detto nell’intervista il ministro – solo questo processo di trasformazione sarà in grado di riportare il settore del turismo italiano al centro delle dinamiche mondiali, come protagonista e come esempio da seguire». E ancora: «Le classiche città d’arte oggi vanno decongestionate, sono praticamente in overbooking. Dobbiamo ragionare con Regioni e tour operator per capire come gestire questi flussi. Tutti auspicano il decongestionamento turistico delle aree cruciali, da Venezia a Firenze a Capri, e la crescita delle destinazioni complementari».

E ha lanciato una sfida: «Rendere l’Italia un laboratorio del turismo mondiale dove poter veder nascere un modello di sviluppo nuovo e innovativo che I turisti devono essere gestiti dagli operatori del settore e non da privati che si improvvisano albergatori. Questo sarà uno dei primi punti su cui intendo battermi».

Da assessore Paola Concia ha lavorato molto e bene per avviare il decongestionamento dei flussi e ha avviato anche il vademecum per le buone pratiche del turista. Percorsi alternativi, riscoperta di tesori da valorizzare, vacanze in città d’arte in momenti “diversi”. E tra i primi a rispondere a livello locale anche la Camera di Commercio di Firenze con finanziamenti ad hoc. In particolare tra i progetti realizzati da ricordare la campagna #enjoyrespectfirenze e l’impegno per promuovere percorsi meno conosciuti, delocalizzare i flussi, destagionalizzare il turismo puntando su progetti che attraggano sempre più il turismo di qualità, oltre al potenziamento dell’informazione e dell’accoglienza turistica.