‘Infedeli’ alla parrocchia di San Marco Vecchio, una delle più antiche del territorio fiorentino (risale al XII secolo) che si trova in via Faentina 139, vicino a dove scorre il torrente Mugnone. È ricordata dallo scrittore Bruno Cicognani nel suo "L’età favolosa", del 1940.
Per la serie non c’è più religione, sono spariti secondo i primi accertamenti le offerte dei fedeli – per un importo che non è stato possibile quantificare – e un telefonino, questo pare dalla sacrestia dove vengono riposti e conservati gli oggetti e le vesti sacre necessarie per il culto.
Il prete ha indossato i paramenti, è andato a dire messa e qualcuno si è subito approfittato della situazione per andare ad arraffare quanto meno il cellulare.
Il furto nella giornata di domenica, tra le 11:30 e le 12:30, mentre il vicario parrocchiale don Matteo Perini stava celebrando la messa.
Solo al termine della della funzione infatti il prelato si è accorto che qualcuno si era introdotto nella sacrestia, non prima di aver forzato, e danneggiato, il portone d’ingresso.
A un primo controllo non risulterebbero per fortuna trafugati oggetti religiosi del nostro straordinario, ricchissimo patrimonio, recuperati magari dopo anni dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale in bancarelle, mercati o in certune collezioni private. Non tutte.
Gli agenti intervenuti sul posto per raccogliere i primi elementi hanno chiesto informazioni su eventuali movimenti strani notati durante la funzione religiosa, o magari di persone che sono state viste allontanarsi frettolosamente dalla chiesa di via Faentina. Prima dell’andate in pace.
Si cercano eventuali immagini del sistema di videosorveglianza per tentare di identificare il ladro, o i ladri, sospettati di essere degli...‘infedeli’.
Confusi, magari, tra chi domenica è andato a prendere messa e a comunicarsi con ben altro spirito.
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