Betori contro la distribuzione dei preservativi gratis: "Incentivano rapporti a rischio"

L'arcivescovo critica la campagna della Regione

Il cardinale Betori (New Press Photo)

Il cardinale Betori (New Press Photo)

Firenze, 8 dicembre 2018 - L'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, non ci sta e, nel corso dell'omelia per la festa dell'Immacolata in cattedrale, ha tuonato contro l'iniziativa, pur senza citarla direttamente, della Regione Toscana sulla distribuzione gratuita di preservativi ai giovani sotto 25 anni.

"Desta stupore e preoccupazione - ha attaccato Betori - se chi dovrebbe occuparsi della formazione delle persone, in particolare dei giovani, disattende questo compito come accade quando, di fronte alla drammatica diffusione di malattie infettive legate principalmente a un uso incontrollato della sessualità, si pensa di intervenire non con campagne educative che promuovano comportamenti sessuali coscienziosi, favorendo cioè la stabilità e la fedeltà delle relazioni, bensì affidandosi alla logica della protezione strumentale, resa di facile accesso perché gratuita, che di fatto incentiva la promiscuità e i rapporti a rischio". 

L'arcivescovo, nel corso dell'omelia per la festa dell'Immacolata in cattedrale, si è detto convinto che queste problematiche «vanno affrontate sotto il profilo di una scelta che, per essere davvero libera, deve essere informata e formata. Se, invece, alla fine il messaggio che passa è una soluzione facile, che si affida all'uso di strumenti e all'assenza di costi, ciò che resta in ombra è la persona, con le sue implicazioni affettive, psicologiche ed etiche». La formazione «deve essere una cura primaria delle agenzie educative e dell'intera società», ha concluso Betori, con proposte che portino i giovani a migliorarsi e non «al ribasso, che non educhino ad affrontare con coraggio le sfide che la vita porrà loro di fronte».

Giusto un mese fa il governatore della Toscana Enrico Rossi sulla sua pagina Facebook aveva scritto: "In Toscana preservativi gratis a tutti gli under 26. Una decisione che abbiamo fortemente voluto e fondamentale per contrastare malattie sessualmente trasmissibili, evitare gravidanze indesiderate, ridurre il ricorso all'aborto. Non solo profilattici: la gratuità riguarderà moltissimi altri metodi anticoncezionali come pillola, cerotto, anello, pillola del giorno dopo, spermicidi, spirale...".

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