Senegalese ucciso, sabato la manifestazione ci sarà

Lo ha confermato, al termine di una riunione dedicata alla vicenda, Diye Ndyaie, la presidente dell'associazione dei senegalesi del territorio fiorentino. E il sindaco ha incontrato l'ambasciatore del Senegal

Omicidio sul ponte Vespucci (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

Omicidio sul ponte Vespucci (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

Firenze, 8 marzo 2018 - "Questo sabato la manifestazione per Idy Diene a Firenze si farà". Lo ha detto, in serata, al termine di una riunione dedicata alla vicenda, Diye Ndyaie, la presidente dell'associazione dei senegalesi del territorio fiorentino e presidente di Fasi, la Federazione delle associazioni Senegalesi in Italia.

"Sarà una manifestazione apartitica, apolitica - aggiunge Ndyaie - un grande evento di pace e fratellanza, per tutti, per le famiglie, per i bambini. Esattamente come quello che ci fu nel 2011, dopo la morte di Samb Modou e Diop Mor", uccisi a Firenze da Gianluca Casseri, simpatizzante di estrema destra, che poi si suicidò. Prima che fosse resa nota la decisione finale sulla manifestazione, l'iman di Firenze e presidente dell'Ucoii Izzedin Elzir aveva spiegato: "Stiamo lavorando per fare una manifestazione pacifica: una manifestazione che rispecchi realmente Idy, una persona solare di pace, di sorriso. Invitiamo tutti a portare questi messaggi alla manifestazione di sabato".

Il corteo partirà alle 15 (ritrovo alle 14,30) da piazza Santa Maria Novella a ponte Vespucci, dove è stato ucciso Idy. I promotori hanno invitato tutta la cittadinanza, istituzioni, organizzazioni della società civile e religiose, sindacati, «ad unirsi», invitando al tempo stesso tutti «a marciare pacificamente». Per le associazioni dei senegalesi «è indubbio» che il delitto di Idy Diene «è avvenuto in un clima carico di odio e tensione durante i quali le persone immigrate e rifugiate sono state additate di ogni male». «Aspettiamo fiduciose le conclusioni del lavoro della magistratura sull'omicidio». «Vi invitiamo a marciare pacificamente con noi e riaffermare - conclude la nota - che siamo uniti nel dire basta ad una violenza omicida che, non solo getta famiglie nella sofferenze, disperazione e paura, ma mina anche la coesione nelle nostre città». 

Intanto un conto corrente per sostenere la famiglia di Idy Diene è stato aperto dagli avvocati Luigi De Vito e Sandro Bruni, che assistono i familiari della vittima. Il conto, spiegano gli avvocati, è stato attivato con Poste italiane ed intestato al fratello residente in Italia, Aliou Diene: "Tutti coloro che intendano concretamente aiutare la famiglia di Idy, ed in particolare i suoi dieci figli che vivono in Senegal, potranno effettuare donazioni (con causale 'in memoria di Idy' - IBAN IT48M0760105138259708359713)" hanno spiegato i due legali.

IL SINDACO INCONTRA L'AMBASCIATORE DEL SENEGAL - Intanto oggi si è tenuto in Sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio l'incontro tra il sindaco Dario Nardella e l'ambasciatore del Senegal Mamadou Saliou Diouf. All'incontro, definito "positivo" dal sindaco e dall'ambasciatore, che si sono impegnati a rafforzare i rapporti di collaborazione tra le comunità fiorentina e senegalese, erano presenti tra gli altri l'assessore all'Integrazione e all'Accoglienza, Sara Funaro, il console onorario Eraldo Stefani, la presidente dell'Associazione dei senegalesi di Firenze e Circondario Diye Ndiaye, l'imam di Firenze Izzedin Elzir.

L'ambasciatore del Senegal è arrivato in città su istruzioni del presidente del Senegal Macky Sall, per chiedere alle autorità italiane giustizia e che venga fatta luce su quanto accaduto lunedì scorso sul ponte Vespucci. Nel corso dell'incontro, durato circa un'ora, l'ambasciatore ha chiesto al sindaco che la famiglia di Idy non venga lasciata sola e che le venga data assistenza. Il sindaco Nardella, da parte sua, ha espresso la vicinanza della città alla famiglia di Idy e alla comunità senegalese e ha assicurato che il Comune continuerà ad assisterla come ha sempre fatto. Il sindaco Nardella, infine, ha comunicato all'ambasciatore Mamadou Saliou Diouf che il Comune di Firenze si costituirà parte civile accanto alla famiglia per seguire il processo affinché si faccia piena giustizia sull'omicidio di Idy e che a Firenze il giorno dei suoi funerali in Senegal si terrà una cerimonia pubblica in suo ricordo alla presenza dei rappresentanti delle comunità religiose, delle organizzazioni lavorative e imprenditoriali e della cittadinanza. 

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