Tiziano Renzi, il pm chiede l'archiviazione per il caso Consip

Il figlio Matteo: "Il tempo è galantuomo"

Tiziano Renzi (foto Ansa)

Tiziano Renzi (foto Ansa)

Firenze, 29 ottobre 2018 - La Procura di Roma, che ha chiuso le indagini sul caso Consip, ha chiesto l'archiviazione per Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del Consiglio, accusato di traffico d'influenze in uno dei filoni dell'inchiesta.

Il padre di Matteo Renzi, Tiziano, venne accusato di aver fatto pressioni sui vertici di Consip per favorire un socio in affari. Ma secondo i controlli dei pm di Roma i carabinieri che hanno seguito le indagini per conto di Woodcock, avrebbero manipolato le prove in loro possesso per incastrare Matteo Renzi e suo papà.

"Sono mesi - dice Matteo Renzi sull'inchiesta riguardante il padre - che ripeto il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell'economia. Oggi lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare quanto persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai"

"Questi ultimi giorni - dice Federico Bagattini, avvocato di Tiziano Renzi - hanno dimostrato che il tempo è galantuomo, prima il riconoscimento del risarcimento nel danno a titolo di diffamazione, ora la richiesta di archiviazione del procedimento così detto 'Consip'. Alla soddisfazione professionale per l'esito, del resto ancora da confermare trattandosi solo di richiesta di archiviazione, si unisce quella personale da parte del dottor Tiziano Renzi, che risulta, tuttavia, menomata dalla considerazione che la campagna subita negli ultimi due anni abbia prodotto gravi e irreversibili danni sul piano personale, familiare ed economico"

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