Del Prete, l’eroe senza memoria

Fu protagonista di imprese aeronautiche e trovò la morte in Brasile, ma la città ha quasi dimenticato

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Per tanti è un eroe dimenticato, per Lucca rischia di diventare l’ennesima occasione persa di tutelare la memoria e la storia cittadina: infatti, se non fosse per la famiglia, quasi nessuno nella sua patria si ricorderebbe del pilota dell’aeronautica, Carlo Del Prete.

Così la famiglia ha deciso di celebrare come ogni anno, domani, 16 agosto, con una messa in suffragio, l’anniversario della tragica morte. Era il 1928 e le conquiste in cielo erano fatte da arditi piloti o equipaggi che sfidavano le leggi della fisica fino ad allora conosciute. E il giovane lucchese Carlo Del Prete divenne presto uno dei piloti più apprezzati.

I suoi studi scientifici e la sua preparazione erano alla base delle sue imprese. In tempi in cui non esisteva il radar, era necessario orientarsi con le stelle. Prima fu Francesco De Pinedo a volerlo per la prima storica Trasvolata Atlantica che porterà i due fino a Tokio e ritorno compiendo più di quarantaquattro tappe e poi con Arturo Ferrarin a stabilire un record sensazionale, la traversata atlantica tra Italia e Brasile, senza scalo, aprendo di fatto una nuova rotta aerea per i collegamenti tra i due paesi.

Da quel momento, Del Prete divenne l’unico pilota al mondo ad aver sorvolato l’Oceano Atlantico tre volte. Accolto come un eroe in Brasile, fu proprio durante i festeggiamenti che per un banale incidente in volo, riportò gravi ferite che lo condurranno alla morte proprio il 16 agosto 1928.

Da quel momento, per lui ci fu gloria vera. Il Brasile ne fece uno degli eroi che ancora oggi celebra con grande enfasi e a lui ha elevato diversi monumenti tra cui quello a Rio de Janeiro. In Italia, il Regime fascista lo inserì nella ristretta cerchia dei Grandi che avevano onorato l’Italia all’estero.

Ma dopo quasi un secolo, la sua figura a Lucca è ridotta a ben poca cosa. Un peccato visto anche l’approssimarsi, nel 2023, del centenario dell’aviazione italiana di cui il lucchese Carlo del Prete è ancora una delle sue stelle più lucenti.

Paolo Bottari