Villa Santa Maria, 51 licenziamenti. «Incapacità dell’amministrazione»

L'affondo dell'opposizione in un documento firmato da Casapound, M5S e SìAmo Lucca

 Massimiliano Bindocci, Borselli, Remo Santini, Fabio Barsanti

Massimiliano Bindocci, Borselli, Remo Santini, Fabio Barsanti

Lucca, 25 aprile 2018 - I 51 licenziamenti della Rsa di Villa Santa Maria hanno inflitto un altro duro colpo al tessuto sociale ed economico della città. Il licenziamento era scattato lunedì sera al termine dell'incontro tra la coop Kcs Caregiver e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. E c'è la convinzione, almeno da parte dell'opposizione, che la giunta guidata dal sindaco Alessandro Tambellini non abbia fatto tutto il possibile per salvare i dipendenti ed evitare un taglio drastico e doloroso. A sottolinearlo sono Fabio Barsanti (CasaPound), Massimiliano Bindocci (5 Stelle) e Remo Santini (SìAmoLucca) ribadiscono in un documento unitario le critiche alla maggioranza per la gestione della vicenda. 

«Avevamo un consiglio comunale anche lunedì sera – scrivono – e nessuno, nonostante sia stato chiesto anche nelle raccomandazioni la volta scorsa, ci ha detto che la scelta è stata quella dei licenziamenti e della non proroga. Avevamo fatto due consigli comunali straordinari e deciso altre cose addirittura votandole all’unanimità. Ma evidente per la maggioranza la coerenza è un optional. Riteniamo che a questo punto andasse fatta una proroga - l’ennesima – e durante la proroga doveva essere fatto il nuovo bando per evitare discontinuità. Non ha senso dopo molte proroghe fatte dalla amministrazione inventarsi una questione di principio, che pagano solo i dipendenti». 

Il documento pone interrogativi anche sulle prospettive dei dipendenti.  «Le promesse ai lavoratori licenziati – prosegue la nota – al momento sono delle graduatorie e delle liste di precedenza rischiano di trasformarsi solo in elenchi di persone senza lavoro, come già accaduto per Pia Casa Pia e S.Quirico. Oltre a mettere in ginocchio decine di famiglie dimostra poco rispetto verso il consiglio comunale, dove altri erano gli affidamenti e le decisioni condivise. Vogliamo mantenere alto il livello di assistenza per le persone anziane e vogliamo non veder licenziare per incapacità della amministrazione nessuno. Un Comune che invece di aumentare le opportunità per i suoi cittadini causa licenziamenti in un momento in cui il lavoro è importantissimo si commenta da sé».