"La gabbianella e il gatto" torna al cinema Garibaldi

La pellicola, dopo 20 anni, si ripete nelle sale

Garibaldi

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Carrara, 13 marzo 2019 - Dopo più di 20 anni, ritorna al cinema il cartoon italiano con il più alto incasso della storia: "La gabbianella e il gatto" di Enzo d’Alò, distribuito in sala da CG Entertainment come evento speciale il 21, 22, 23, 24 marzo al cinema Garibaldi Carrara, è disponibile per le scuole interessate oltre questi giorni di programmazione chiamando Ufficio didattico cinema:  Vania Maninchedda al 328-3896245. "La gabbianella e il gatto": la trama: È un giorno come tanti per il gatto Zorba quando improvvisamente una gabbiana, avvelenata da una macchia di petrolio nel mare, precipita nel suo giardino. In punto di morte, l’uccello gli affida il proprio uovo strappandogli tre promesse: di non mangiarlo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro. La gabbianella orfana viene battezzata Fortunata dall’intera comunità dei gatti. La piccola dovrà imparare a conoscersi e capire di non essere un gatto, prima di imparare a volare. Un capolavoro unico nell’animazione italiana. Nel Natale del 1998 La gabbianella e il gatto tenne testa ai kolossal animati americani raggiungendo al Box Office la cifra record di oltre 20 Miliardi di Lire di incasso. Il film, ispirato al capolavoro best-seller di Luis Sepúlveda Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Guanda Editore), diretto dal maestro Enzo d’Alò e sceneggiato insieme a Umberto Marino, segnò un passo importante per l’animazione italiana, con un budget mai visto prima e un’accoglienza di pubblico straordinaria. La produzione coinvolse un cast artistico di primo livello: per il doppiaggio ricordiamo le voci di Carlo Verdone, nel ruolo di Zorba il Gatto, di Antonio Albanese, in quello de il Grande Topo, e dello stesso Sepúlveda, in quello del poeta. La colonna sonora venne affidate a David Rhodes, e restano indimenticabili le canzoni Siamo Gatti cantata da Samuele Bersani, So volare da Ivana Spagna, Duro lavoro da Gaetano Curreri e Antonio Albanese e Il canto di Kengah da Leda Battisti.  "Libertà, accoglienza, accettazione di sé e integrazione sono alcuni dei valori che rendono questo classico del cinema un film di grande attualità e importanza ancora oggi" ha dichiarato Silvano Andreini del cinema Garibaldi Carrara