Ricerche a tappeto, a Casola in Lunigiana, per una scomparsa

La sessantenne era a Licciana Nardi poi le celle telefoniche hanno rivelato i suoi spostamenti

I carabinieri cercano di sapere dove la sessantenne potrebbe essere andata (foto di repertorio)

I carabinieri cercano di sapere dove la sessantenne potrebbe essere andata (foto di repertorio)

Massa, 27 aprile 2019 - CARABINIERI al lavoro su diversi fronti in tutta la Lunigiana. Partiamo dal “fronte“ di Casola. Qui da ieri mattina i militari, insieme ai vigili del fuoco, alla polizia municipale, agli operai del Comune e ai volontari, stanno cercando eventuali tracce della sessantenne scomparsa alcuni giorni fa da Licciana Nardi. I controlli effettuati sulle celle telefoniche avrebbero infatti rivelato che la donna è stata a Casola. Ma non sono chiari i motivi della sua presenza in zona e non è nemmeno certo che la donna sia ancora in Lunigiana. La signora, infatti, ha una sorella che vive in India, parla molto bene due lingue, pratica la meditazione (anche in solitudine) e, malgrado la corporatura esile (non supera il metro e 70 centimetri ed è piuttosto magra), è abituata a viaggiare e ad andare lontano. In passato, infatti, è stata più volte in Indonesia, in India e in altri paesi dell’Estremo Oriente. Oltre ai contatti delle celle telefoniche, però, c’è un altro elemento che ha portato gli investigatori a puntare gli occhi verso Casola. Un testimone l’avrebbe infatti riconosciuta alla stazione. E avrebbe descritto la giacca che aveva. La stessa giacca azzurra che la signora ha spesso indossato anche a Licciana Nardi. Anche in questo caso, tuttavia, non è chiaro se la donna scendeva da un mezzo pubblico oppure stava salendo per recarsi altrove. Il testimone l’ha visto ma non ha guardato dove andava o da dove veniva.

Per verificare se la donna è stata in zona, ieri i militari e gli agenti della polizia municipale hanno interrogato diverse persone, compresi i componenti di una piccola comunità presente nel territorio di Casola che si dedica alla meditazione. Per adesso, tuttavia, le ricerche non hanno portato ad alcun risultato.

SPOSTANDOCI a Villafranca, invece, ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Pontremoli hanno incontrato gli anziani in uno dei tanti appuntamenti dedicati alle fasce deboli della popolazioni. Il comandante della Compagnia di Pontremoli, Capitano Andrea Quattrocchi e il comandante della stazione, Luogotenente Carica Speciale Alberto Cortesi, si sono intrattenuti ore con i cittadini fornendo consigli utili a prevenire le truffe agli anziani. “Non aprire la porta agli sconosciuti”, “ Chiamare immediatamente il 112 in caso di dubbi sull’identità di persone che si presentano a casa nostra”, “Non farsi ingannare dalle apparenze”, solo alcune delle regole d’oro che i militari hanno dettato agli anziani che assistevano all’incontro. In più li hanno “pregati“ di non lasciare più, come si faceva una volta, le chiavi di casa sotto il tappeto davanti alla porta o quelle della macchina all’interno dell’auto aperta.