Cerca gigolò sul web, marito ricattato

"Paga o sbandieriamo le tue scappatelle". Due indagati per estorsione

Internet

Internet

Valdera, 23 febbraio 2019 -  "Paga o sbandieriamo a tutti le tue scappatelle con gli uomini". Un ricatto in piena regola. Arrivato come un cazzotto dritto nello stomaco di un impiegato 50enne e sposato della Piana lucchese. Minacciato da un 40enne della provincia di Firenze e un 23enne residente nel pisano oggi indagati per estorsione e favoreggiamento della prostituzione. La loro richiesta, secondo gli inquirenti: almeno 3mila euro in cambio del silenzio.

Un silenzio che avrebbe ‘coperto’ le avventure online (e fisiche) dell’uomo che, l’anno scorso, aveva iniziato a frequentare un sito web di annunci escort maschili. In particolare il 50enne avrebbe stretto una relazione carnale con uno dei due. Durante l’intimità con il gigolò sarebbero state scattate delle foto, utilizzate poi come merce di scambio per ottenere soldi dalla vittima. Entrambi i presunti ricattatori, secondo le indagini, avrebbero inoltre avuto un ruolo nella gestione del sito web frequentato dalla vittima. La stessa che, per lo choc, dopo la prima richiesta ha versato i 3mila euro richiesti. In parte in contanti e in parte ricaricando la Postepay di uno dei due.

Una cifra che, però, non è bastata alla coppia accusata di estorsione e favoreggiamento della prostituzione che, puntualmente, è tornata alla carica chiedendo ancora denaro sventolando, ancora una volta, gli scatti bollenti del 50enne. E a quel punto, alla vittima, è crollato il mondo addosso. La paura più grande: che i familiari venissero a scoprire delle sue scappatelle. Così, con le spalle alle al muro, il 50enne ha deciso di ammettere la verità e rivolgersi alla polizia per sporgere denuncia e mettere così fine al suo calvario. Gli inquirenti sono riusciti in poco tempo a rintracciare la coppia.

Il 40enne, tra l’altro, è attualmente già detenuto per altri motivi. Ora i due, se le accuse venissero dimostrare, rischiano grosso: dai cinque ai dieci anni per l’estorsione e fino a sei anni per il favoreggiamento della prostituzione, oltre a una maxi multa. Nei prossimi giorni la procura si appresterà a chiedere il rinvio a giudizio per tutti e due.