Quel dramma dietro un destinatario sconosciuto

La pièce tratta dal romanzo di Katherine Kressmann Taylor presentata al Teatro Niccolini

Tedesco e Bortolotti (foto Antonella D'Arco)

Tedesco e Bortolotti (foto Antonella D'Arco)

Firenze, 18 gennaio 2019 - Germania, primi anni Trenta. Un'amicizia stretta tra due soci in affari, mantenuta in vita grazie alle lettere, viene condizionata dall'ascesa politica del nazismo. Uno di loro, l'ebreo Max Eisenstein, infatti vive in America e in un'epoca dove le notizie arrivano frammentate si accorge dallle parole dell'amico Martin Schulse quanto la Germania stia cambiando. Così come stanno cambiando i tedeschi, ammaliati dai sogni di gloria di Hitler. Schulse non fa eccezione e la sua inesorabile adesione al partito nazista crea dapprima incomprensione tra i due, poi provoca uno strappo. Una circostanza tragica, come la morte di Griselle Eisenstein, sorella di Max e già legata sentimentalmente a Martin, imprime alla vicenda un'accelerazione drammatica in cui i due protagonisti restano legati nella caduta in un baratro psicologico.

Destinatario sconosciuto, dal romanzo epistolare di Katherine Kressmann Taylor del 1938, è stato adattato e portato sul palco da Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco al Teatro Niccolini. I due attori hanno dato voce e aspetto fisico ai personaggi che parlano attraverso le lettere. Un dialogo fatto di gesti oltre alle parole, che riesce a descrivere l'aumento della tensione della vicenda strettamente legata a quella storica. Per fare questo, Bortolotti e Tedesco imprimono un ritmo serrato alla recitazione, descrivendo come l'animo umano possa cambiare in modo inaspettato se condizionato dall'esterno. L'intensità è rotta soltanto da un momento musicale affidato al Coro giovanile della Scuola di musica di Fiesole diretto da Joan Yakkey con musiche di Mozart, Hindemith e Weber. 

Note affascinanti ed evocative del cambiamento di un popolo e che sottolineano ancora di più la scomparsa del senso di umanità. La validità della proposta teatrale si sposa con un testo forte e significativo graze ai suoi legami con un presente che non riesce a trarre lezioni dal passato.