Venezuela. L'opposizione voleva finanziare la guerra con i proventi di aziende rubate a Caracas

Venezuela. L'opposizione voleva finanziare la guerra con i proventi di aziende rubate a Caracas

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Soldi e petrolio. L’opposizione venezuelana sembra essere ossessionata dal voler impossessarsi delle risorse del paese. Per raggiungere questo obiettivo è pronta a tutto. Come emerge chiaramente dall’ultima trama cospirativa smontata dal governo bolivariano:  cellule terroristiche e mercenari centroamericani sarebbero stati ingaggiati per commettere azioni contro leader sociali e dirigenti chavisti. Finanche esponenti della stessa opposizione erano nel mirino. Con l’obiettivo di precipitare il paese nel caos e la guerra civile. Tutto ovviamente sotto la costante regia di Washington a cui le risorse di Caracas verrebbero cedute a prezzo di saldo, ça va sans dire. 

 

Tra i soggetti implicati nell’ultimo piano golpista sventato dal governo troviamo Juan Planchart Márquez. Chi è costui? Un avvocato con 10 anni di esperienza nella consulenza legale nel campo petrolifero che attualmente ricopre la carica di responsabile del dipartimento legale di Rosneft, la principale compagnia petrolifera russa. 

 

Ma non finisce qui perché Juan Planchart risulta essere il cugino della madre di Juan Guaidó. 

 

Secondo alcune conversazioni rese note dal ministro Jorge Rodriguez l’obiettivo era quello di impossessarsi dei beni appartenenti al popolo venezuelano per depositare i proventi sui conti del partito di estrema destra Voluntad Popular. L’organizzazione politica di Leopoldo Lopez, Juan Guaidó e Roberto Marrero. Già braccio destro del golpista Guaidó e arrestato perché considerato l’anello di congiunzione tra l’opposizione venezuelana e i mercenari ingaggiati per il golpe. 

 

Juan Planchart aveva promesso al nipote golpista Guaidó «un miliardo» proveniente dall’acquisto forzato da parte del governo della Repubblica Dominicana del 49% delle azioni di di proprietà di PDV-Caribe (una filiale di PDVSA, attraverso Petrocaribe), come già proposto dallo stesso governo dominicano nel mese di gennaio. 

 

Un’operazione che consegnando i proventi di questo acquisto forzoso all’opposizione e non al legittimo governo del Venezuela si prospetta come una confisca da parte del governo dominicano.

Potrebbe anche interessarti

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Tik Tok. La promessa di Ursula se verrà rieletta di Marinella Mondaini Tik Tok. La promessa di Ursula se verrà rieletta

Tik Tok. La promessa di Ursula se verrà rieletta

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

LA CORTE DI GIUSTIZIA RIGETTA ISTANZA DEL NICARAGUA di Andrea Puccio LA CORTE DI GIUSTIZIA RIGETTA ISTANZA DEL NICARAGUA

LA CORTE DI GIUSTIZIA RIGETTA ISTANZA DEL NICARAGUA

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti