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“È una vittoria tutta della Lega Nord, in nome degli emiliani e dei romagnoli. È infatti grazie ai nostri interventi in commissione e in aula, ai numerosi atti ispettivi depositati in Regione oltre ad un Progetto di legge specifico che, nei fatti, rivendicava il diritto a che il Fondo regionale non discriminasse quelli che sono definiti “residenti storici” dell'Emilia Romagna, che siamo riusciti a mettere all'angolo il Pd. Già, perché fra i criteri di riparto dei contributi del Fondo sociale regionale è stato tolto quello che imponevano l'impiego del 10% di questo fondo esclusivamente per gli immigrati”.
Così il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, commenta l'approvazione, da parte della Commissione assembleare, della proposta di ripartizione - presentata dalla Giunta Bonaccini – del Fondo regionale per le politiche sociali, che mette in campo per il 2018 un consistente pacchetto di risorse, per la metà di provenienza regionale e per la metà statali.
“Una “svolta” richiesta a gran voce – e ottenuta – dalla Lega Nord in ossequio al suo compito storico che è quello di non lasciare mai indietro nessun cittadino residente da sempre o da anni nel nostro territorio. Chi ha dato alla nostra realtà, non può essere dimenticato. Sono orgoglioso di aver condotto la battaglia sul Fondo Sociale Regionale in prima persona. Oggi i territori, oltre ad avere le mani libere, avranno anche, se lo vorranno, maggiori risorse per la loro gente” conclude Marchetti.
Il Fondo sociale regionale ammonta ad oltre 40 milioni di euro: di questi, 38 sono destinati a finanziare i servizi per le famiglie e i minori e a contrastare la povertà.
Gli altri 2 milioni del Fondo sono in parte riservati ai soggetti pubblici coinvolti nel progetto regionale “Oltre la Strada”, da anni impegnato a realizzare interventi di assistenza e integrazione sociale delle vittime di tratta; in parte andranno ai Comuni sedi di carcere, per programmi volti al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e al miglioramento delle loro condizioni di vita.
Infine, le risorse serviranno a sostenere la rete dei Centri regionali per le famiglie - strutture che offrono servizi informativi e di orientamento e interventi di supporto alla genitorialità - e le agevolazioni per il trasporto pubblico locale riservate a persone con difficoltà economiche o fragili e a famiglie numerose.