Estero

Febbre gialla in Brasile, morto uno svizzero non vaccinato

I casi di contagio della malattia sono particolarmente alti. L'Ufficio federale della sanità consiglia 'espressamente' la vaccinazione

Ti-Press
7 marzo 2018
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L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) avverte i viaggiatori che in Brasile attualmente sta imperversano la febbre gialla. Uno svizzero rientrato dal paese sudamericano è morto a causa della malattia.

La febbre gialla non è inconsueta in Brasile, dove colpisce animali ed esseri umani. Ma le più recenti cifre al riguardo sono particolarmente alte: sono stati rilevati centinaia di casi nella popolazione locale e diversi casi tra i turisti, tutti non vaccinati, segnala l’Ufsp nella sua pagina online. Dal luglio del 2017 alla fine dello scorso febbraio sono state confermate 723 infezioni, di cui 237 letali. E i casi di malattia appurati tra i viaggiatori sono aumentati nelle ultime settimane, aggiunge l’Ufsp.

Vista la situazione, l’UFSP consiglia espressamente la vaccinazione per la maggioranze delle regioni del paese. La febbre gialla è una malattia virale emorragica acuta, trasmessa dalle punture di zanzara. Ha un periodo di incubazione da tre a sei giorni. Dopo di che provoca febbre alta, dolori muscolari, mal di testa, nausea e vomito. L’evoluzione è solitamente favorevole nell’arco di tre o quattro giorni. In circa il 15% dei malati si osserva però un aggravamento dello stato – con il risorgere della febbre, dolori addominali, sviluppo di itterizia e sanguinamenti in occhi, bocca, naso, stomaco e intestino – che in pochi giorni o settimane può essere fatale. Nella forme gravi muore dal 10% al 50% dei malati.

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