Roma

Finto prete arrestato con 3 chili di eroina

Nascondeva la droga nella custodia del suo computer portatile. Durante il controllo ha esibito la croce che portava al collo minacciando la scomunica per i militari

Ti-Press
10 giugno 2018
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Nascondeva circa tre chili di eroina purissima nella custodia del suo computer portatile: un finto prete è stato smascherato e arrestato dai militari della guardia di finanza di Roma, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nello scalo aeroportuale di Fiumicino, il finto uomo di chiesa, con tanto di collarino ecclesiastico, ha affermato, per non destare sospetti, di avere la cittadinanza americana e di essere arrivato a Roma, proveniente da Maputo (Mozambico), in transito dall’aeroporto di Lisbona (Portogallo), reduce da un impegnativo viaggio missionario.

Nel corso del controllo dei documenti, i militari hanno scoperto che la sua vera cittadinanza in realtà era nigeriana e che era in possesso solamente di una semplice richiesta di cittadinanza statunitense, mai accolta. Durante l’ispezione dei bagagli al seguito del "finto prete", l’uomo ha tentato un ultimo stratagemma per farla franca: per intimorire i militari ha esibito la croce che indossava al collo con la minaccia di una "scomunica" nei confronti delle fiamme gialle che, a suo dire, stavano compiendo un sacrilegio. I finanzieri nell’imbottitura della borsa porta computer hanno scoperto, in appositi doppifondi, circa tre chilogrammi di eroina purissima, destinata ad alimentare il mercato del litorale romano. L’eroina sequestrata avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato circa 25mila dosi che avrebbero garantito ai trafficanti guadagni per oltre un milione di euro.

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