Svizzera

'Va abolita la Commissione federale contro il razzismo'

Mozione del leghista Lorenzo Quadri al Consiglio federale: 'È un atto di propaganda politica'

(Ti Press)
28 settembre 2018
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Abolire la Commissione federale contro il razzismo. È quanto propone con una mozione al Consiglio federale, Lorenzo Quadri. Il consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, motiva così la sua richiesta: "La stessa istituzione di una Commissione federale contro il razzismo è un atto di propaganda politica: mira a far credere che in Svizzera esista un reale problema di razzismo. Un problema di un’estensione tale da rendere necessaria la creazione di una Commissione federale specifica per combatterlo. Si tratta di una manipolazione della realtà. E’ infatti evidente che un paese dove il 25% della popolazione è straniera e la metà ha un “passato migratorio” non può essere un paese razzista. E’ poi evidente che un paese razzista non può essere esposto ai flussi migratori a cui è esposta la Svizzera. Vi si verificherebbe semmai il fenomeno inverso”. Prosegue l'esponente della Lega dei Ticinesi: "Per contro, la Commissione è colpevolmente latitante, come emerge anche dal rapporto d’attività del 2017, su un tema che dovrebbe invece occuparla, e molto. Ossia il razzismo d’importazione: quello portato in Svizzera da immigrati da “altre culture” che sono razzisti, antisemiti, cristianofobi, eccetera. Evidentemente il razzismo viene strumentalizzato dalla Commissione – e dalle forze politiche che vi stanno dietro - per sdoganare una politica dell’immigrazione incontrollata e per stigmatizzare moralmente chi invece sostiene posizioni diverse. Quindi la Commissione federale contro il razzismo fomenta la discriminazione di chi non si accoda al pensiero unico pro- frontiere spalancate. Ed infatti non manca di prestarsi a prese di posizione di natura politico-partitica si temi di attualità”.

Per il consigliere nazionale, inoltre, "il Consiglio nazionale ha appena approvato a larga maggioranza un’iniziativa parlamentare che estende il raggio d’applicazione dell’articolo 261 bis del Codice penale svizzero alle discriminazioni legate al genere e all’orientamento sessuale. L’esistenza di una Commissione federale attiva solo sul tema della discriminazione razziale è dunque superata dagli eventi e dalla volontà politica della maggioranza di considerare anche discriminazioni di altro tipo. L’abolizione della Commissione federale contro il razzismo permetterebbe di risparmiare circa 200mila Fr all’anno, che potrebbero essere impiegati nel combattere l’immigrazione clandestina”.

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