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Anche gli agricoltori agrigentini sono sul piede di guerra

Di Redazione |

Giornata di lotta del mondo agricolo della provincia di Agrigento che scende compatto nelle piazze per dire agli onerosi aumenti dei canoni idrici, soprattutto quelli degli anni passati, e anche ai pesanti balzelli derivanti dal consorzio di bonifica 3 Agrigento che ha quadruplicato gli oneri delle opere di bonifica su tutto il territorio provinciale. A protestare saranno nella giornata di domani migliaia e migliaia di agricoltori che si raduneranno in mattinata nei tre concentramenti della provincia, in programma a Naro, Ribera e Menfi.

A coordinare la giornata di protesta saranno le organizzazioni professionali agricole della Cia, l’Upa, l’Uci, Copagri e il  CSA, tranne la Coldiretti che non ha aderito alla manifestazione di lotta unitaria provinciale. Gli agricoltori e i dirigenti sindacali si incontreranno venerdì alle ore 10 a Naro, per il comprensorio orientale della provincia, prima in piazza e poi in contrada “Carminu”, in un’area dove le colture utilizzano l’acqua ad uso irriguo e dove è presente l’invaso San Giovanni.

 Nel settore occidentale, invece, i concentramenti saranno due. Il primo a Ribera, sul corso principale, dove una delegazione di manifestanti sarà ricevuta al palazzo comunale dal sindaco Pacee dagli amministratori che sono stati coinvolti martedì nel corso di una riunione di settore svoltasi nei locali del CSA. Il secondo è in programma a Menfi dove gli agricoltori andranno a protestare in pieno centro urbano,  di fronte ai locali dell’ex consorzio Carboj, pare anche con tanti mezzi agricoli. Ieri sera c’è stata un’assemblea cittadina a Menfi, e martedì sera, a Ribera le organizzazioni hanno avanzato la proposta di volere partecipare all’incontro dei sindaci del comprensorio riberese convocato a Palermo dal presidente della Regione Siciliana Musumeci per lunedì pomeriggio prossimo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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