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La dottoressa violentata scrive al ministro: «Cara Giulia non mi deluda anche lei»

Di Redazione |

CATANIA – A un anno esatto da quella terribile notte, Serafina Strano, la dottoressa aggredita e violentata mentre svolgeva il turno di guardia medica a Trecastagni, in provincia di Catania, scrive al Ministro Giulia Grillo.

«Ministro, non mi deluda pure lei. Nell’organizzazione del servizio di guardia medica fino ad oggi non è cambiato nulla, non sono stata risarcita per il danno subito, il mio aggressore è stato processato ed è in carcere, ma i corresponsabili delle violenze che ho subito sono più o meno al loro posto, sono in attesa che siano chiamati in causa dalla magistratura».

Serafina Strano ricorda la mattina dopo la violenza: «Vidi la luce del giorno attraverso le vetrate di un pronto soccorso, era una luce fioca, ma mi sembrò meravigliosa, perché giunse dopo il buio della paura». E ancora, «sono passati 365 giorni, ma le mie colleghe e i miei colleghi, in tutta Italia rivedono la luce del nuovo giorno dopo aver trascorso in piena solitudine una lunga notte di lavoro, negli ambulatori di guardia medica: tuguri, vergogna del Sistema sanitario nazionale».

«Come donna e come medico sono sempre disponibile a collaborare al cambiamento – scrive -, ma credo che ora dalla solidarietà formale e dalle innumerevoli manifestazioni di stima nei miei confronti, si debba passare alle azioni, concretamente ai fatti, alla soluzione dei problemi». E conclude: «Non accetto di passare solo per figura simbolica della protesta, eroina di cartone, solo perché ho forza e coraggio nel denunciare. Non sono animata da spirito di vendetta per quello che ho subito, ma ho tanta sete di giustizia». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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