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Vittoria, fedeli in trincea: «No a foto in chiesa di sposi con il rito civile…»

Di Giuseppe La Lota |

VITTORIA – Si sposano nella sala “Giudice” col rito civile e dopo vanno a fare le foto di matrimonio nella chiesa della Madonna delle Grazie, distante dal Chiostro appena una decina di metri. All’uscita, naturalmente, il rituale lancio del riso beneaugurante per gli sposi. Un andazzo che ha creato non poco fastidio in alcuni fedeli della chiesa che ci hanno voluto segnalare il peccato ma non il peccatore. E che di conseguenza rischia di creare imbarazzo nella chiesa vittoriese; tanto imbarazzo che potrebbe richiedere persino il coinvolgimento più alto del vescovo Carmelo Cuttitta.

Un problema creatosi da quando la Commissione governativa che amministra la città ha deciso di non far celebrare matrimoni civili nella sala degli Specchi (forse per evitare l’ingresso in Municipio di persone indesiderate) e di mettere a disposizione l’ex convento della Grazie, prima luogo di culto, adesso sede civile che ospita manifestazioni culturali, eventi artistici ed esposizione di mostre. Dalla nuova Casa del popolo, che sarebbe la sede distaccata del Municipio, alla Casa di Dio, chiesa della Madonna delle Grazie, la distanza è pochi metri.

Gli sposi si giurano amore eterno nella sala “Giudice” e poi con parenti e fotografi al seguito si vanno a immortalare ai piedi dell’altare della chiesa. Vada la prima volta, passi la seconda, ma alla terza la provvisorietà diventa consuetudine e allora si rischia l’incidente istituzionale fra Chiesa e Comune. I fedeli e assidui frequentatori della chiesa delle Grazie mugugnano; non sopportando la situazione si sarebbero rivolti a don Salvo Converso, che oltre a essere l’arciprete della Basilica di San Giovanni è anche il responsabile della chiesa delle Grazie da quando il polacco padre Roberto è stato trasferito alla chiesa Madonna di Porto Salvo di Scoglitti. La vicenda viene tenuta nel massimo riserbo, ma secondo indiscrezioni l’arciprete Converso avrebbe interessato del caso la Commissione governativa senza ottenere alcuna risposta.

Cosa succederà al prossimo matrimonio civile? Ce n’è uno fissato per il 21 dicembre, tanto che un evento culturale richiesto in concomitanza è stato rinviato per dare priorità al matrimonio. In passato s’è verificato che attività culturali organizzate dal Comune abbiano disturbato le funzioni religiose della chiesa. Adesso invece sono gli sposi della sala “Giudice” a creare problemi nel luogo di culto.

Per la cronaca va detto che da quando l’Antico Convento dei Frati Minori è stato restituito al suo antico splendore, si è posto il problema della gestione condivisa degli spazi comuni. Il parroco pro tempore don Vittorio Pirillo e l’ex sindaco Giuseppe Nicosia erano riusciti a trovare un accordo affinché le manifestazioni dell’una non disturbassero le attività dell’altra istituzione. E ora?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA