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Corruzione: ‘Sistema Montante’, acquisiti verbali pentito Di Francesco

Di Redazione |

Palermo, 27 mag. (AdnKronos) – Il pentito di mafia Dario Di Francesco non ha deposto al processo sul cosiddetto ‘sistema Montante’ di Caltanissetta, perché il tribunale ha acquisito le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, come richiesto dalla difesa. Anche nella scorsa udienza furono acquisite le deposizioni di un altro collaboratore, Carmelo Barbier. Il processo vede alla sbarra 13 imputati, tra cui l’ex presidente del Senato Renato Schifani e alti funzionari delle forze dell’ordine. L’accusa, rappresentata in aula dal pm Maurizio Bonaccorso, ha citato, in tutto sette collaboratori giustizia. Si tratta dei pentiti Antonino Giuffrè, Salvatore Ferraro, Aldo Riggi, Pietro Riggio, Salvatore Dario Di Francesco, Ciro Vara e Carmelo Barbieri. Che avrebbero dovuto deporre “sulla conoscenza dei rapporti intercorsi tra gli imprenditori Antonello Montante e Massimo Romano con appartenenti all’organizzazione criminale Cosa nostra”.

Sotto processo ci sono il colonnello dei carabinieri Giuseppe D’Agata; il sindacalista Maurizio Bernava; gli imprenditori del settore sicurezza Andrea e Salvatore Calì; tre dipendenti di Montante: Rosetta Cangialosi, Carmela Giardina e Vincenzo Mistretta; il sottufficiale della polizia di Stato Salvatore Graceffa; il dirigente nazionale di Confindustria Carlo La Rotonda; il maggiore della guardia di finanza Ettore Orfanello; il luogotenente Mario Sanfilippo e il colonnello dei carabinieri Letterio Romeo, quest’ultimo accusato di aver distrutto una relazione di servizio su Montante.

La loro posizione è stata unificata a quella degli imputati che avevano chiesto il giudizio immediato, saltando così l’udienza preliminare: l’ex presidente del Senato Renato Schifani, il tributarista Angelo Cuva, l’ex direttore dell’Aisi Arturo Esposito e l’imprenditore Massimo Romano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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