Fettine di pane con l’olio, olive condite, formaggio a tocchetti, caponata, poi insalata di riso, tabulè, e per secondo petto di pollo panato alla siciliana, insalata mista, sorbetto di limone, pasticcini e cannolicchi. Un menù dai sapori di Sicilia quello preparato dai volontari della Missione “Speranza e Carità” per Papa Francesco che ha trascorso il pranzo della sua giornata palermitana insieme a circa 1550 ospiti della struttura fondata nel 2002 dal missionario laico Biagio Conte.

Un luogo che vive di provvidenza, la cui opera è profondamente stimata e sostenuta dagli abitanti di Palermo, che ogni giorno offre da mangiare a quasi 800 poveri, tra immigrati e famiglie disagiate. Francesco vi è giunto intorno alle 13.30, accompagnato oltre che da Biagio Conte anche da don Pino della Missione, braccio operativo del fondatore, e dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.

Al suo arrivo il Pontefice è stato accolto dal canto “Mare mare mare”, testo scritto da una suora e intonato da alcuni bambini. In cielo, all’ingresso del Papa, sono stati anche liberati alcuni palloncini bianchi e gialli, i colori del Vaticano. Due le tavolate allestite per questo speciale pranzo: una più ristretta per il Papa con una quarantina di conviviali, e l’altra con un migliaio di ospiti della Missione che hanno consumato questo pranzo con prodotti a chilometro zero, conservato in vaschette trasparenti.

Ad ognuno dei partecipanti è stato regalato un cappellino bianco con l’immagine del Papa e la scritta «Mi fermo a casa tua».

Il cibo è stato preparato da 26 persone tra volontari e ospiti di tutte e tre le strutture della Missione, che oltre alla “Cittadella del povero e della speranza” dove si è recato il Papa, comprende anche il centro di via Garibaldi che ospita un centinaio di donne e bambini e quello di via Archirafi che dà sostegno agli uomini, il 90% dei quali italiani.

Per Papa Bergoglio, che si è soffermato anche nella Chiesa della cittadella che al suo ingresso riporta i simboli delle tre grandi religioni monoteistiche come segno di unità, è stato preparata anche una stanza per una breve siesta prima del trasferimento, previsto per le 15, nel quartiere Brancaccio dove visiterà la parrocchia di San Gaetano e la casa di padre Pino Puglisi.

I commenti dei lettori