«Non si può fare campagna elettorale sulla tragica vicenda del crollo del ponte di Genova e sulla testa dei genovesi: le vittime e le loro famiglie meritano risposte concrete»: così il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, in visita a Genova, ha commentato la tragedia del Ponte Morandi. «Fino ad oggi abbiamo assistito a troppe dichiarazioni roboanti, servite solo a riempire le pagine dei mass media e dei social senza peraltro che vi siano stati esiti concreti: ci fa piacere leggere che il ministro Toninelli ha il Decreto per Genova “in mano”… ma forse a un mese e mezzo di distanza dalla tragedia sarebbe ora di passare dalle parole ai fatti», ha detto ancora Costalli.

Per il Presidente Mcl la massima priorità adesso è quella di garantire una sistemazione degna agli sfollati e dare sostegno alle vittime: «sono venuto qui a Genova proprio per incontrare le famiglie delle vittime - ha detto - e i tanti dirigenti del Movimento che, fin dalle prime ore del disastro, si sono attivati con l’organizzazione di un centro di ascolto e di accoglienza per le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni».

Non solo, per Costalli «La riflessione sulla ricostruzione del ponte di Genova, e più in generale sul suo rilancio, non può essere relegata nell’ambito della mera solidarietà perché rappresenta un terzo dello sviluppo italiano». Per questo è assolutamente urgente «ricostruire rapidamente il collegamento viario interrotto con il crollo del ponte, strategico a livello non solo locale ma nazionale ed europeo. Ed è fondamentale anche impegnarsi per riattivare al più presto le attività commerciali, artigianali e industriali danneggiate e ridare così piena vita al Porto di Genova restituendolo al suo ruolo strategico nel contesto economico italiano».

E invece purtroppo assistiamo al balletto di chiacchiere di una politica priva di visione, cui «manca una forte volontà di dotare il Paese di infrastrutture adeguate a sostenerne la crescita e la competitività, mentre gli annunci e le invettive, i veti, i No alle infrastrutture dovrebbero essere un passato ormai da eliminare, frutto di una visione rancorosa e giustizialista».

Infine un passaggio commosso sull’incontro con il cardinale Bagnasco: «Mi hanno molto colpito le parole pronunciate dal Cardinale dopo la tragedia: “la città è colpita ma vuole risorgere”, così come la sua vicinanza alla popolazione ferita dalla tragedia, e a tutti i genovesi, le sue parole di speranza per il futuro e la sua continua ricerca di unità nella fiducia, nonostante tutto, perché un popolo che non ha fiducia in sé e negli altri non ha futuro», ha concluso Costalli.

Il sito Mcl

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