Intesa raggiunta sull’innalzamento del rapporto deficit-Pil al 2,4% per 3 anni. È l’esito del vertice di governo che ha preceduto la riunione del Consiglio dei ministri che deve approvare la Nota di aggiornamento al Def. Di Maio e Salvini hanno vinto la battaglia con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che chiedeva di restare entro la soglia del 2%. Per tutta la giornata si sono susseguiti incontri e trattative ma alla fine il responsabile del Tesoro si è dovuto arrendere. «Accordo raggiunto con tutto il governo sul 2,4%. Siamo soddisfatti, è la manovra del cambiamento» commentano i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

L’Ue: sopra la soglia del 2% la manovra sarà bocciata

Intanto da Bruxelles arriva un avvertimento all’Italia. La legge di bilancio rischia la bocciatura da parte della Commissione europea se il deficit nominale dovesse superare la soglia del 2%. La decisione sarà presa dal collegio dei commissari nella seconda metà di ottobre, dopo la presentazione formale del progetto di Legge di bilancio, ma i tecnici dell’esecutivo comunitario inizieranno sin da subito a analizzare i dati contenuti nella nota di aggiornamento del Def.

Parlamentari e militanti festeggiano fuori dalla Camera

«Armati» di bandiere del movimento, militanti e parlamentari pentastellati si sono riuniti fuori dalla Camera per «festeggiare» l’intesa raggiunta sulla manovra. Molti senatori stanno facendo anche selfie e video per «far conoscere agli elettori i risultati raggiunti». Il gruppo di manifestanti sta sfilando davanti a Montecitorio diretto a Palazzo Chigi.

IL CONTENUTO

Un primo avvio della flat tax per oltre un milione di partite Iva ma anche del reddito e della pensione di cittadinanza, una nuova rottamazione delle cartelle, il superamento della legge Fornero e un fondo da 1,5 miliardi per i truffati delle banche. Sono questi i principali contenuti dell’accordo raggiunto nella maggioranza di governo in vista della predisposizione della nota di aggiornamento del Def. Eccoli.

REDDITO DI CITTADINANZA, 10 MILIARDI

Arriva un primo assaggio da 10 miliardi del reddito di cittadinanza e delle pensione di cittadinanza. Secondo i calcoli del M5s riguarderà 6,5 milioni di persone che ora sono sotto la soglia di povertà. C’è anche il via libera alle pensioni di cittadinanza, che fissa una soglia di 780 euro per le pensioni minime. Si parte sicuramente da un rafforzamento dei centri per l’impiego.

FLAT TAX AL 15% PER OLTRE 1 MLN DI PARTITE IVA

La flat tax comincerà dalle piccole imprese. Per loro è in arrivo un prelievo fisso del 15% che - secondo fonti della lega - riguarderà oltre un milione di italiani. Di fatto è un allargamento del fisco forfettario che include l’Iva: proprio per questo il beneficio nel 2019 per i contribuenti riguarderà l’imposta sul valore aggiunto per poi spostarsi nel 2020 sui redditi guadagnati. Per gli altri cittadini - ipotizza invece una bozza del Def - si arriverà alle due aliquote del 23% e del 33% a fine legislatura.

SUPERAMENTO FORNERO E LAVORO GIOVANI

I sondaggi dicono che è il tema più atteso della manovra e sia Lega sia M5s puntano ad intestarsi la misura. La possibilità di andare in pensione anticipatamente - attraverso un meccanismo di quota 100 - riguarderà almeno 400 mila persone e - secondo i partiti di maggioranza - si tradurrà in altrettanti posti di lavoro per i giovani.

TRUFFATI BANCHE, AUMENTANO I RISARCIMENTI

Aumentano i fondi per i «truffati dalle banche». Inizialmente si ipotizzava un fondo di 500 milioni, ieri il vicepremier Di Maio ha parlato di un miliardo: si sarebbe arrivati a trovare 1,5 miliardi per un fondo ad hoc alimentato dai conti dormienti.

ARRIVA LA PACE FISCALE, NUOVA ROTTAMAZIONE

L’accordo di governo contiene anche il provvedimento per la cosiddetta “pace fiscale” che prevede la chiusura delle cartelle Equitalia e che avrà un impatto una tantum sui conti. Una bozza del Def indica una soglia fino a 100 mila euro, ma la soglia potrebbe non essere stata fissata nell’accordo.

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