«Noi parleremo a tutto campo: affronteremo tutte le problematiche, non ci sono tabù». Così il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, annuncia gli obiettivi della imminente assise dedicata ai giovani che si terrà dal 3 al 28 ottobre in Vaticano. Il porporato ha presentato ieri sera, nella sede della Radio Vaticana, il volume edito da Lev-Dicastero per la Comunicazione “Inquieti sognatori” a cura di padre Vito Magno, sacerdote rogazionista e giornalista Rai. Il libro, presente nella collana “Fede in Dialogo”, raccoglie una serie di conversazioni radiofoniche con i giovani e sui giovani, tra queste anche quelle con diversi artisti, rappresentanti politici ed ecclesiastici.

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Incontrando i giornalisti a margine della presentazione - che ha visto la presenza del vaticanista Luigi Accattoli e di fra Giulio Cesareo, Ofm Conv, responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana - Baldisseri ha affermato che durante il Sinodo si vorranno mettere soprattutto in evidenza gli «aspetti positivi» della vita, che sembra essere invece segnata da tragedie e situazioni di disagio. «Nella realtà della vita c'è la droga, c'è il sesso, c'è il consumismo, c'è tutto il mondo virtuale, c'è la pornografia, l'omosessualità, c'è tutto, ma questi sono soprattutto aspetti negativi, noi vorremmo mettere in evidenza gli aspetti positivi», ha detto il cardinale.

«Abbiamo compiuto un percorso abbastanza lungo di preparazione, questo è stato utile per capire la situazione attuale della gioventù nel mondo e quindi anche poter dare delle risposte alle sfide che ci sono», ha aggiunto. «I giovani oggi non ascoltano, ma vogliono essere ascoltati. I giovani vogliono essere accompagnati e non guidati alla maniera diciamo classica, i giovani vogliono essere protagonisti, non hanno lavoro, vogliono lavoro, vogliono lo spazio e purtroppo gli viene negato. Pertanto la Chiesa è veramente chiamata a dare un contributo di fondo e si è sempre occupata della gioventù ma in questo momento credo che questo accento che noi vogliamo dare alla pastorale è molto sintomatico perché vogliamo rinnovare la stessa Chiesa all'interno e avere energie nuove che sappiano vedere il futuro e dare un contributo alla società».

Interpellato sulle parole del Papa in Estonia che ha evidenziato come molti giovani siano indignati per gli scandali sessuali ed economici della Chiesa, il porporato ha commentato: «Il Sinodo si occupa dei giovani dai 18 anni in su. In secondo luogo verranno fuori anche delle domande, delle questioni, saranno affrontate. Allo stesso tempo sottolineiamo l'importanza della formazione dei formatori, avere gente ben formata in tutti i sensi, spiritualmente e umanamente, allora si superano tutti i problemi».

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