Il Teatro Chiabrera riapre puntualmente il sipario sulla Stagione Invernale 2018-2019. Complessivamente 39 titoli suddivisi in quattro rassegne di Prosa, Teatro Ragazzi, Musica e Balletto, Operetta, per un totale di sessantaquattro rappresentazioni in un mix di proposte che vanno dal teatro classico al teatro civile, dal teatro di parola al musical, dal teatro di intrattenimento al teatro –per così dire- didattico.

A quest’ultimo genere si attagliano bene il «Vincent Van Gogh – L’odore assordante del bianco», testo di Stefano Massini, interpretato da un convincente Alessandro Preziosi in veste manicomiale nella casa di ricovero per malattie mentali di St. Remy un anno prima del suicidio nel 1890 (4-5-6 dicembre). E poi la «lectio magistralis» di Vittorio Sgarbi su «Leonardo» per il cinquecentenario della morte del Maestro (1519) il 28 gennaio. L’apertura di Stagione, invece, vede in scena un classico come «Questi fantasmi!» di Eduardo De Filippo, giocato con umorismo amaro fra realtà e illusione, nella regia di Marco Tullio Giordana, con Gianfelice Imparato-Carolina Rosi-Nicola Di Pinto-Massimo De Matteo (20-21-22 novembre).

Altri due classici  occupano gennaio: «Il gabbiano», commedia drammatica di Anton Cechov con Elisabetta Pozzi e Stefano Santospago per la regia rigorosa di Marco Sciaccaluga (14-15-16 gennaio) e l’adattamento del possente romanzo (oltre 1000 pagine!) «I fratelli Karamazov» di Dostoevskij con Glauco Mauri e Roberto Sturno, che affronta l’eterno problema del «cuore degli uomini, il campo di battaglia in cui lottano Dio e il Diavolo» (23-24-25gennaio). L’impegno civile, morale, educativo attraversa in variegata maniera il teatro di parola di Marco Paolini con «Le avventure di Numero Primo» (28 novembre) mettendo a confronto uomo e tecnologia.

Luca Barbareschi e Lunetta Savino interpretano in «Il penitente», di David Mamet, l’antico dilemma se seguire le leggi scritte degli uomini o quelle della pietas (28 febbraio). Anche il «Fronte del porto», celebre film con Marlon Brando, ambientato da Alessandro Gassman in una Napoli Anni 80 succube della camorra, con Daniele Russo, propone una riflessione sullo sfruttamento malavitoso dei lavoratori (12-13-14 febbraio) e a parte il coinvolgente «Grease» della Compagnia della Rancia (18-19-20 dicembre) di Saverio Marconi, «Da questa parte del mare», concept album di Gianmaria Testa, con Giuseppe Cederna e la brillante regia di Giorgio Gallione (12 dicembre), regista anche di «La Bibbia riveduta e scorretta» degli Oblivion (13 marzo) parlano in musica di migrazioni e di revisionismo storico. Infine un inedito Gabriele Lavia che canta e suona la chitarra, riscopre la profondità di pensiero della poesia di Jacques Prévert in «I ragazzi che si amano» (15-16-17 aprile).

L’ampia scelta musicale (8 concerti, tra cui la straordinaria performance del pianista ottantunenne Vladimir Ashkenazy il 14 aprile), i due balletti «Cenerentola» (7 dicembre), «Romeo e Giulietta» (23 febbraio), «Fire of Georgia- Danze tradizionali georgiane» del Royal National Ballet (2 marzo) e le tre insolite operette «Kiss me, Kate» (14 dicembre), «Orfeo all’Inferno» (31 gennaio) e «Scugnizza» (1 marzo), completano un programma che si pone fra tradizione e novità tentando «con jucio» di guardare dove va il Teatro. 

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