I mostri in cemento, incompiuti e abbandonati, di via Sanzio e viale Sant’Anna, a Pallanza, sono destinati a una trasformazione. Dopo il voto del Consiglio comunale di mercoledì sera, che ha cambiato la destinazione d’uso di entrambi, per i manufatti potrebbe schiudersi la possibilità di una più facile collocazione sul mercato immobiliare.

La strada non sarà comunque in discesa dato che la proprietà, la società Imco del gruppo Palese, è fallita, e tutto è in mano ai curatori. E’ anche per questo che il voto alla variante del piano regolatore, che ha permesso di trasferire altrove buona parte delle volumetrie, è stato molto sofferto, sfilacciando un po’ la maggioranza targata Pd. Con il voto si è sancita la destinazione del manufatto di via Sanzio a solo parcheggio con qualche spazio per i servizi: i volumi residenziali passano al sito di viale Sant’Anna, che inizialmente residenziale e commerciale, diventa tutto residenziale.

Nel pacchetto anche l’ex Ufficio turistico di corso Zanitello, che sarà destinato ad usi commerciali. L’immobile, di proprietà del Comune di Verbania, diventerà un ristorante con invidiabile terrazzo affacciato sul lago a lato di Villa Giulia. «Non ha più senso - attacca Vladimiro Di Gregorio - un parcheggio in via Sanzio. C’è già quello vicino di via Monte Zeda sempre vuoto». Su questo convergono Forza Italia, Immovilli, Sinistra e ambiente, Cittadini con voi, Fratelli d’Italia e Lega Nord che evidenziano la mancanza di un’utilità pubblica dell’operazione.

Il solo Giorgio Tigano, del Fronte Nazionale, è per un’apertura verso la proposta: «Non c’è bisogno di parcheggi in quella zona, ma possono avere un senso se ci saranno servizi per la collettività, penso a quelli sanitari di base». Anche nel Pd non tutti ci credono. Tuttavia il segretario cittadino Nicolò Scalfi dice: «Lasciando così le cose, c’è soltanto un futuro di degrado. Viceversa si sblocca una situazione e si comincia a pensare al futuro dell’area».

Il collega di partito Alessandro Papini teme che la variante possa essere esposta a ricorsi: «Sarebbe meglio sentire il parere dei tecnici». Della stessa idea Renato Brignone di Sinistra e ambiente. Il sindaco, Silvia Marchionini, pensa invece che si sia aspettato troppo: «E’ trent’anni che la situazione è nell’immobilità più assoluta. L’amministrazione vuole dare decoro a queste aree».

Alla fine si vota: favorevole alla variante una grossa parte della maggioranza più il Fronte nazionale; contrari gli altri gruppi di opposizione e due consiglieri Pd, Alessandro Papini e Marinella Ferraris.

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