«La Costituzione italiana - la nostra Costituzione - all’articolo 97 dispone che occorre assicurare l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci». Il messaggio del presidente Sergio Mattarella è diretto al governo e in particolare alla decisione di dare il via libera a una manovra con un deficit del 2,4% nonostante il ministro dell’Economia e l’Europa chiedessero di rispettare i vincoli. La presa di posizione di Mattarella arriva in occasione dell’incontro con i partecipanti all’iniziativa «Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana».

“Conti solidi indispensabili per futuro”

«Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro» continua Mattarella. La Costituzione «rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia. Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni» ha proseguito il presidente della Repubblica.

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“Recuperare un gioco di squadra”

«Stiamo tutti insieme, dentro la Costituzione, dentro il nostro Paese, come comunità. E questo lo dobbiamo sempre più ribadire. In fondo il ciclismo lo ha sempre dimostrato perché è uno sport di squadra, in cui il gioco di squadra è importante, lo è sempre stato. Ci sono le grandi personalità, i grandi protagonisti, ma c’è sempre stato intorno a loro un gioco di squadra». E ancora: «Questa presenza di squadra è ciò che il nostro Paese deve costantemente rinverdire, recuperare, applicare e ritrovare in ogni circostanza».

Salvini: “Stia tranquillo, manovra equilibrata”

«Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall’Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti!» la replica del vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini.

“Carta non impedisce cambio rotta coraggioso”

«La Costituzione impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle Partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare» prosegue Salvini secondo cui «dopo anni di manovre economiche imposte dall’Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti!».

Salvini: “Di Bruxelles me ne frego”

«È una manovra che investe su coloro che soldi non ne hanno: pensionati, giovani disoccupati. Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare me ne frego e lo faccio lo stesso» ha proseguito Salvini.

Visco: presto per valutare. Ridurre il debito

«Non si possono dare valutazioni adesso che sono tecniche e non politiche perché non conosciamo ancora abbastanza», «non mancheremo di farlo nelle sedi istituzionali» spiega il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco riferendosi alle misure del governo per la manovra. Visco ha comunque ribadito quanto di recente affermato: «L’Italia ha bisogno di favorire l’investimento pubblico e privato e di contenere e ridurre il debito pubblico. Non si può non avere una traiettoria di sua riduzione».

“Mercato non è fatto da forze oscure che tramano”

«Il mercato non è composto da forze ignote che tramano nell’ombra» spiega Visco secondo cui bisogna chiedersi «perché sul mercato avvengono certe dinamiche e perché il nostro debito pubblico è prezzato in maniera diversa dalla Germania e dalla Francia e ora anche dalla Spagna e dal Portogallo». Per Visco il ruolo «dei mercati è cruciale» e devono «funzionare ed essere trasparenti» anche perché «dobbiamo collocare 400 miliardi» di titoli di Stato e «dobbiamo essere coscienti della fiducia che trasmettiamo quando emettiamo debito».

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