Dopo la prova di fine agosto con la manifestazione in piazza San Babila contro il verice in Prefettura tra il vicepremier Salvini e il premier ungherese Orban, migliaia di persone sono tornate in piazza per dire no al razzismo e alle discriminazioni. Almeno in 20 mila, con magliette, sciarpe e indumenti di colore rosso, hanno riempito piazza Duomo per dire «basta al razzismo e all’intolleranza», e ribadire i valori dell’accoglienza e dell’antifascismo, nel corso della manifestazione dal titolo `Intolleranza zero. Un segno rosso contro il razzismo´, promossa da Anpi, Aned, I Sentinelli di Milano.

«In questo riaffacciarsi di pulsioni razziste e xenofobe il ministro Salvini, che ha fatto proprio lo slogan di Casa Pound, `Prima gli italiani´, si vanta di avere ridotto le domande per il diritto d’asilo previsto nella nostra Costituzione - ha detto il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati -. Mentre nel decreto sicurezza il governo, a trazione salviniana, pone ulteriori restrizioni sulla protezione umanitaria». Da ministro dell’Interno «dovrebbe preoccuparsi - ha concluso - di combattere chi minaccia veramente la nostra sicurezza, come le mafie».

La senatrice a vita Liliana Segre ha inviato un messaggio che è stato letto dal palco. Nell’ottantesimo anniversario dalla promulgazione delle leggi razziali «sento diffusi segnali di rinascita di correnti razziste e xenofobe, quando non apertamente naziste e neofasciste e questo per me è motivo di sconforto - ha scritto la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di sterminio -. Oggi sono idealmente con voi per chiedere intolleranza zero».

Dal palco è poi partita la canzone Bella Ciao, intonata da tutta la piazza.

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