«Non solo dobbiamo prima di tutto ascoltare i giovani ma anche - e per questo siamo qui riuniti! - rispondere con cuore di pastori alle loro sfide attraverso opportune proposte e buoni consigli al Santo Padre». Con queste parole, il segretario generale del Sinodo dei vescovi, cardinale Lorenzo Baldisseri, ha sintetizzato nella sua relazione d’apertura il lavoro al quale sono chiamati i 267 padri sinodali riuniti da oggi fino al 28 ottobre, in Vaticano, per la XV Assemblea generale ordinaria sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

«La nostra è un’Assemblea ampia e composita - ha detto il cardinale -, un affresco mirabile della cattolicità della Chiesa, in cui si riflettono le sensibilità e risuonano le voci dei diversi continenti e ambiti culturali. Infatti, quest’assise sinodale è una peculiare manifestazione dell’unità della Chiesa cattolica che agisce cum Petro e sub Petro, il discepolo prescelto dal Maestro per “confermare” i fratelli nell’unica fede».

Baldisseri è poi entrato nel dettaglio della preparazione dell’Assemblea sinodale, che ha portato alla stesura dell’Instrumentum laboris, che fungerà da traccia per i lavori sinodali. Ha quindi dato alcune cifre del questionario online raccolti dal sito www.synod2018.va che, avviato il 14 giugno 2017, «rimane tuttora aperto, mentre il questionario è stato chiuso alla fine del mese di dicembre 2017». In sei mesi, ha riferito il porporato, «ha avuto circa 221mila contatti. Complessivamente sono stati 100.500 i giovani che hanno risposto a tutte le domande proposte: 58mila ragazze e 42.500 ragazzi. Quasi 51mila partecipanti, che corrispondono al 50,6% dei Questionari completati, risultano essere ragazzi compresi fra i 16 e i 19 anni, a dimostrazione che proprio i più giovani si sono rivelati maggiormente sensibili all’iniziativa». Comunque, ha aggiunto, «è da rilevare come dato altamente significativo, che il Paese da cui è giunto il maggior numero di risposte al questionario è l’Uganda, con più di 16mila risposte complete».

L’istanza che maggiormente è emersa, ha sottolineato Baldisseri, è che «i giovani reclamano una Chiesa “estroversa”, impegnata nel dialogo con la modernità che avanza, in particolare con il mondo delle nuove tecnologie, di cui occorre riconoscere le potenzialità e orientare il corretto utilizzo». Le nuove generazioni, ha proseguito, «vogliono essere protagonisti del rinnovamento ecclesiale in atto: insieme ai pastori e agli adulti desiderano contribuire a edificare una Chiesa più evangelica, più coraggiosa, più partecipativa e più missionaria».

Da tale punto di vista, la Relazione finale della Riunione pre-sinodale (19-24 marzo 2018) «costituisce una viva espressione della voce dei giovani che rappresenta una delle fonti più importante della consultazione».

All’intervento di Baldisseri è seguita la relazione introduttiva del cardinale Sérgio da Rocha, relatore generale, il quale ha espresso l’auspicio che «questo Sinodo sia una bella esperienza per ristabilire e riqualificare quelle alleanze intergenerazionali che danno solidità e sicurezza al mondo e alla Chiesa». Offrendo alcune indicazioni di metodo dei lavori, il porporato brasiliano ha spiegato che: «Nella prima tappa del nostro cammino, che durerà una settimana alternando momenti di lavoro insieme (“congregazioni generali”) e lavori in gruppi più ristretti (“circoli minori”), ci è chiesto di riflettere e condividere sulla prima parte dell’Instrumentum laboris» caratterizzata dal verbo «riconoscere» che «chiede di mettersi di fronte alla realtà non per un’analisi sociologica, ma con lo sguardo del discepolo, scrutando le orme e le tracce del passaggio del Signore con un atteggiamento aperto e accogliente».

«Per chi ha a cuore i giovani e desidera accompagnarli verso la vita in pienezza, è imprescindibile conoscere le realtà che essi vivono, a partire da quelle più dolorose come il disagio, la guerra, il carcere, le migrazioni e tutti gli altri tipi di povertà», ha detto da Rocha. Al contempo «è necessario lasciarsi interpellare dalle loro inquietudini, anche quando mettono in questione le prassi della Chiesa (ad esempio la vivacità della liturgia o il ruolo della donna) o riguardano questioni complesse come l’affettività e la sessualità. Altrettanto importante è prendere consapevolezza dei punti di forza della presenza della Chiesa nel mondo giovanile, e delle sue debolezze, a partire dalla scarsa familiarità con la cultura digitale».

Nella seconda tappa, segnata dal verbo «interpretare», il Sinodo - ha spiegato ancora il relatore generale - approfondirà la seconda parte dell’Instrumentum che «non fornisce una interpretazione già pronta della realtà - questo è piuttosto il nostro compito -, ma offre alcuni strumenti per una lettura che sia davvero capace di illuminare ciò che si è scoperto». La tappa successiva è concentrata quindi sulla terza parte del documento che «spinge a “scegliere”, invita la Chiesa intera a compiere delle scelte di cambiamento all’interno di un orizzonte di vitalità spirituale».

La prospettiva è «quella integrale tracciata dal magistero di Papa Francesco, capace di articolare le diverse dimensioni dell’essere umano, la cura della casa comune, la sollecitudine contro ogni emarginazione, la collaborazione e il dialogo come metodo per la costruzione del popolo di Dio e la promozione del bene comune», ha affermato il cardinale. «Questa prospettiva si salda con la suggestione dell’essere Chiesa in uscita, che ci libera dalla preoccupazione di occupare il centro della scena».

Le due relazioni di Baldisseri e da Rocha sono state precedute dal saluto di Papa Francesco che ha avviato la prima congregazione generale, subito dopo una preghiera iniziale e un breve saluto del cardinale Louis Raphael Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, che a nome dei presidenti delegati del Sinodo, ha espresso la vicinanza e la gratitudine al Pontefice «per le sue indicazioni che ci danno forza per andare avanti». «Noi - ha aggiunto il cardinale iracheno - siamo sicuri che le tempeste, per quanto siano forti, passeranno e che la Chiesa uscirà più pura e più forte».

I commenti dei lettori