Oltre 35mila persone hanno firmato una lettera aperta a Donald Trump da parte dei leader di un gruppo ebraico di Pittsburgh che non lo ritengono benvenuto in città finché non denuncerà il nazionalismo bianco e non cesserà di attaccare le minoranze dopo la sparatoria nella sinagoga locale. La Casa Bianca ha annunciato la visita del presidente per oggi, ignorando sia la lettera che l’appello del sindaco di Pittsburgh di attendere almeno la sepoltura delle 11 vittime.

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«Negli ultimi tre anni le sue parole e le sue politiche hanno incoraggiato un crescente movimento nazionalista bianco», scrivono gli undici membri locali della Bend the Arc, una organizzazione nazionale di ebrei progressisti focalizzata sulla giustizia sociale.

«Lei stesso ha definito l’assassino un malvagio, ma la violenza di ieri è il culmine diretto della sua influenza», proseguono. «La nostra comunità ebraica non è l’unico gruppo che lei ha preso di mira. Lei ha minato deliberatamente la sicurezza delle persone di colore, dei musulmani, della gente Lgbt, dei disabili. Il massacro di ieri non è il primo atto di terrore che lei ha incitato contro un gruppo di minoranza nel nostro Paese», aggiungono.

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